Ricordate i nuovi contributi per le colonnine elettriche? Gli incentivi che prevedono sconti fino all’80% sono stati prorogati al 2023 e al 2024
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Si è finalmente sbloccata la questione degli incentivi per le colonnine di ricarica. Come molti ricorderanno il DPCM 4 agosto 2022 aveva introdotto anche un ricco bonus per installare colonnine elettriche nelle case private e nei condomini, con sconti fino all’80% sulla spesa prevista. Gli incentivi potevano contare su un fondo di 40 milioni di euro e sarebbero dovuti partire lo scorso ottobre, con scadenza 31 dicembre 2022. Tuttavia la misura non è mai diventata operativa, mancando il necessario decreto attuativo, rischiando seriamente la cancellazione. Per fortuna il Governo ha rimediato in extremis estendendo gli sconti al 2023 e al 2024, anche se per inviare le richieste occorrerà attendere ancora un po’.
Aggiornamento del 23 febbraio 2023 con le ultimissime novità sugli incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica nelle case private e nei condomini dopo l’approvazione della legge di conversione del Decreto Milleproroghe.
COLONNINE ELETTRICHE: INCENTIVI PER PRIVATI E CONDOMINI, COME FUNZIONANO
L’agevolazione, così come descritta dall’articolo 1 comma 1 lettera a) del DPCM, prevedeva che nell’anno 2022, per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica da parte di utenti domestici, era riconosciuto un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente. Il limite di spesa diventava di 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Quindi ricapitolando:
- 80% di sconto, fino a un massimo di 1.500 euro a persona, per l’acquisto di infrastrutture di ricarica domestiche;
- 80% di sconto, fino a un massimo di 8.000 euro a condominio, per l’acquisto di infrastrutture di ricarica condominiali.
Lo sconto poteva applicarsi solamente sugli acquisti, effettuati dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022, di infrastrutture di potenza standard (minori di 22 kW).
INCENTIVI COLONNINE ELETTRICHE 2023 E 2024: QUANDO PARTONO?
Tutto bene se non fosse che il necessario decreto direttoriale del MISE (nel frattempo diventato MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy) con le modalità per richiedere i contributi, atteso entro ottobre, non è mai arrivato. E ha seriamente rischiato di non arrivare mai, vista l’imminente scadenza. Per fortuna il Governo ha rimediato con il decreto Milleproroghe (art. 12 comma 3), estendendo la misura del bonus colonnine per ulteriori due anni.
In pratica gli incentivi potranno richiedersi fino al 31 dicembre 2023 per la prima annualità e poi fino al 31 dicembre 2024 per la seconda annualità. salvo precoce esaurimento dei fondi disponibili che ammontano sempre a 40 milioni di euro per ciascun anno (sottratti al plafond degli incentivi auto). L’iter prevede adesso, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Milleproroghe, l’emanazione del solito decreto attuativo che si spera possa veder luce entro poche settimane. Poi potranno finalmente partire le richieste.
Da quel che si mormora il bonus per wallbox domestiche e punti di ricarica condominiali sarà erogato sotto forma di rimborso, tramite bonifico sul conto corrente del contribuente o del condominio, e non tramite sconto in fattura come accade per gli incentivi auto. Salvo diverse disposizioni gli incentivi riguarderanno gli acquisti effettuati a partire dal 4 ottobre 2022, data di entrata in vigore della norma che ha introdotto il bonus.
COLONNINE ELETTRICHE NEI CONDOMINI E NELLE CASE
In attesa di sapere la data esatta ricordiamo che l’installazione di colonnine di ricarica nei condomini e nelle abitazioni private deve rispondere a determinati requisiti di sicurezza. In genere per montare una wallbox o un punto di ricarica in un giardino o box di proprietà non servono particolari autorizzazioni, mentre l’installazione in un’area comune, come possono essere il cortile o il parcheggio condominiali, ha bisogno dell’approvazione dell’assemblea di condominio.
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23/02/2023
fonte: Sicurauto.it