Il software sarà sempre più importante e le motorizzazioni saranno elettriche. Ecco i 5 pilastri attorno cui si evolverà
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Il mondo dell’auto sta cambiando. E molto. Provate a pensare a una decina di anni fa. Si iniziava a parlare di cruise control adattivo, i monitor iniziavano a diventare sempre più grandi e ad alta risoluzione e l’ibrido stava prendendo sempre più piede.
Oggi i sensori abbondano e la guida assistita non è più solo per le grandi ammiraglie, i sistemi di infotainment sembrano computer e l’elettrico da nicchia sta prendendo sempre più possesso dei listini di tutti i costruttori.
E domani? Quali altri cambiamenti avverranno nei prossimi 5 anni? Abbiamo provato a immaginarlo prendendo spunto da un articolo pubblicato dalla DXC Technology (azienda specializzata in tecnologie) immaginando come saranno le auto tra un lustro. Come evolverà la tecnologia e come sarà il nostro rapporto con loro.
Software al centro
Già oggi la dotazione tecnologica è sempre più importante nella scelta dell’auto nuova. E non solo per il sistema di infotainment. Qualcuno ha coniato il termine (in inglese) “Software-defined vehicles“, veicoli definiti dal software. Cosa significa? Che le caratteristiche principali di un’auto risiederanno non solo nelle sue forme, nelle sue dimensioni e nel tipo di motore, ma di quanti e quali programmi ci saranno al suo interno. Magari con un accenno di intelligenza artificiale, sfruttando le novità presentate negli ultimi tempi (si, parliamo proprio di Chat GPT).
Gli interni dell’Audi GrandSphere Concept
Programmi in grado, per esempio, di effettuare una diagnostica automatica dell’auto ed eventualmente collegarsi con la Casa per fissare un appuntamento. Non solo: i costruttori potranno fornire servizi personalizzati ai propri clienti semplicemente modificando o aggiornando il software. E qui si arriva al secondo punto.
Mai più auto vecchie
O meglio, mai più software datati. Già oggi gli aggiornamenti OTA (over the air) sono presenti su numerosi modelli, per scaricare direttamente dall’auto versioni più recenti per gestire infotainment, sistemi di assistenza alla guida e via dicendo. Esattamente come facciamo da anni con i nostri smartphone.
Il software 3.0 di Volkswagen
In futuro sarà assolutamente normale per tutti trovarsi un avviso sul monitor in abitacolo, a invitare il download del nuovo software per risolvere problemi, aggiornare le mappe del navigatore, Android Auto, Apple CarPlay, il sistema di gestione delle batterie. Oppure si potrà scaricare quella funzione in più che inizialmente pensavamo non ci servisse e che invece poi ci siamo pentiti di non acquistare.
Gli interni della Volvo EX90
Si acquisteranno quindi auto con tutto l’hardware (sensori, telecamere e via dicendo) da sbloccare poi a piacimento semplicemente scaricando – a pagamento da store online – i software per utilizzarli. Dei restyling diversi, dove i protagonisti saranno i software e non l’aspetto dell’auto.
Saranno (sempre più) elettriche
Al 2035 e lo stop alla vendita di auto benzina e diesel mancano 12 anni. Nel mezzo la direttiva Euro 7, criticata da molti e destinata – pare – a venir saltata a piè pari dalla stragrande maggioranza dei costruttori, intenzionati a passare direttamente all’elettrico puro. Già molte Case infatti vogliono giocare d’anticipo e commercializzare gamme 100% elettriche ben prima del limite temporale imposto dall’Europa.
Abarth 500e
Tra 5 anni quindi, spulciando i listini, sarà sempre più difficile trovare modelli mossi da motori termici. Rimarranno motorizzazioni full hybrid o plug-in, ma sarà l’elettrico a farla da padrone.
Power bank su ruote
Il termine tecnico è “Vehicle to load“, inglesismo per indicare la capacità delle auto elettriche di ricaricare device esterni. Tecnologia già presente su alcuni modelli (noi per esempio abbiamo usato una Hyundai Ioniq 5 per alimentare un concerto) e pronta a prendere piede su sempre più modelli.
Un “do ut des” elettrico che in futuro permetterà quindi di ricaricare il monopattino elettrico sistemato nel bagagliaio e da utilizzare per girare in città, o per permettere all’amico pericolosamente vicino alla riserva di arrivare a casa. Fino ad alimentare le utenze di casa, magari durante i picchi di richiesta alla rete elettrica.
In abbonamento
Acquistare l’auto nuova? Per qualcuno è un aspetto fondamentale ma per la Generazione Z (formula per indicare i nati tra il 1997 e il 2012) il possesso di un veicolo non è tra le priorità. Così come prendere subito la patente, ma questo è un altro discorso.
Ciò che conta è che nei prossimi anni saranno sempre più numerose le offerte di auto in abbonamento, sulla scia di quanto già proposto da Lynk & Co. Una formula che va oltre il noleggio a lungo termine: l’auto si paga mensilmente, prendendola quindi solo quando serve. Vacanze, viaggi o altro. Quando non serve più si sospende l’abbonamento, esattamente come accade con i vari servizi di streaming.
Per l’uso di tutti i giorni ci si rivolgerà ai vari car sharing, sempre più numerosi nelle grandi città o a formule di noleggio a brevissimo termine.
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24/02/2023
fonte: Motor1.com
https://it.motor1.com/news/653614/cambiamenti-auto-futuro-prossimo/