Il mercato dell’automobile non si è mai fermato. Tra rincari energetici e scarsezza di materie prime, comunque il settore dell’automotive è andato avanti. Certo, paragonando i dati 2021 e 2022, un piccolo calo è stato inevitabile. Sono state 80 milioni le automobili immatricolate due anni fa su scala globale (1.45 milioni in Italia), mentre lo scorso anno ci si è fermati a quasi 79 milioni (1.31 milioni in Italia). Il 2023, invece, dovrebbe essere un anno proficuo per la ripresa del mercato, che dovrebbe volare nel 2024, facendo segnare le cifre record di 87 e 95 milioni di immatricolazioni, con un recupero di quasi 2 milioni nel nostro Paese entro il 2025. Attenzione, però, al possibile rincaro delle materie prime, specialmente quelle necessarie per la produzione di auto green, per le quali saranno necessari 24mila euro come minimo, ben 9mila euro in più rispetto ad una macchina normale. Per quel che concerne i modelli più ricercati, svettano le vetture tedesche. In particolare Audi (A3, Q3, A4, A1), BMW (X1 e Serie 1) e Volkswagen (Tiguan e Golf). Tra le macchine made in Italy, invece, troviamo l’Alfa Romeo Giulia e la Fiat Panda. L’alimentazione preferita sarà quella ibrida ma performante. Volano anche le suv familiari e le berline sportive, specialmente Toyota GR Corolla e Mercedes-AMG C 63 2023.
Le nuove abitudini degli italiani nella scelta dell’auto
Andando più nello specifico di come un nostro concittadino prepari la propria ricerca dell’automobile perfetta, possiamo generalmente affermare che le esigenze degli italiani sono cambiate negli ultimi anni. Un tempo si sarebbe guardato molto più al prezzo finale della macchina piuttosto che ad altri aspetti, mentre negli ultimi mesi si è registrato un aumento dell’attenzione dell’italiano verso veicoli che possano consumare poco. Questo soprattutto a causa degli aumenti recenti dei carburanti, con il diesel che ha sfiorato il tetto dei 2,5 euro al litro in autostrada in queste settimane. Ecco, quindi, che la prima discriminante sta nella scelta di un propulsore ibrido e, possibilmente, a benzina. Una scelta che soddisfa anche un secondo requisito, quello della salvaguardia ambientale, specialmente tra la platea più giovane di acquirenti. Questi ultimi, specie nell’età compresa tra i 18 e i 35 anni, sono quelli che guardano di più anche all’estetica della macchina da comprare, sia relativamente agli esterni che agli interni. La modalità di acquisto preferita resta il finanziamento: nel 2021 sono stati erogati quasi 20 milioni di euro in finanziamenti.
Un italiano su due compra l’auto dal concessionario
Se l’evoluzione tecnologica delle automobili affascina gli italiani, lo stesso non si può dire relativamente alle modalità di acquisto del proprio mezzo. In particolare se si tratta di una macchina nuova. Nonostante tutti i principali marchi mettano a disposizione un servizio di compravendita dell’auto da remoto, tramite siti internet dedicati, un italiano su due si reca ancora dal concessionario. Questo perché l’acquirente ama il contatto con l’esperto del rivenditore autorizzato, il quale consente di valutare tutte le opzioni a disposizione illustrando le varie modalità di acquisto. Infatti, presso i rivenditori è possibile valutare l’opzione di prestiti online immediati così da avere la liquidità necessaria per procedere con l’acquisto o eventuali offerte disponibili. Inoltre, recarsi al concessionario significa poter toccare con mano l’auto che poi si guiderà, magari anche provandola attraverso un test drive.
Infine, coloro che si recano al concessionario affermano di aver potuto risolvere eventuali problemi creatisi al momento dell’acquisto grazie al personale di quest’ultimo, mentre più difficoltà le hanno avute coloro che si sono rivolti all’e-commerce o ad altri canali di vendita, a volte non ricevendo nemmeno l’auto acquistata. A rivolgersi al concessionario sono per lo più famiglie e singoli individui compresi nella fascia d’età 30-65 anni, in particolare nel centro-nord. Molto più smart, invece, appaiono i giovani del centro-sud dello stivale.
Gli italiani non sono pronti per le auto elettriche?
Come detto, gli italiani si stanno pian piano approcciando alla nuova generazione di automobili sul mercato, abbandonando i carburanti tradizionali, specialmente il diesel, e abbracciando la realtà delle auto a basse emissioni, come le ibride. Ma, come noto, entro il 2035 saranno vendute soltanto auto elettriche e il nostro paese non sembra totalmente pronto a questa sfida. Se nel 2021, infatti, sembrava che la strada dell’elettrico fosse finalmente segnata, nel 2022 c’è stato un arresto quasi totale della vendita di auto elettriche, con un calo del 24% rispetto ai primi 9 mesi dell’anno precedente. Il tutto va in controtendenza con i numeri del 2022 registrati in altri paesi dell’Europa, dove la media di immatricolazioni di auto elettriche è salita di circa il 25% rispetto al 2021. Tra le cause che possiamo annoverare e che spiegano in parte il calo di vendite in Italia, c’è sicuramente la mancanza di incentivi governativi.
Questi sono crollati dai 6000 euro massimi del 2021 ai 3000 euro del 2022 in caso di rottamazione. Troppo pochi considerando quanto siano aumentati i prezzi delle materie prime per la produzione di un’auto elettrica. Inoltre, il nostro Paese non ha usato i fondi del Next Generation UE previsti dal PNRR, che potevano mettere a disposizione dei cittadini diversi incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Infine, l’Italia non è provvista di una rete di infrastrutture di ricarica di livello, che addirittura manca in alcune zone dello Stivale, per quanto si sia arrivati a quota 32mila colonnine elettriche. Il tutto va affiancato agli aumenti del costo dell’energia elettrica, che induce i cittadini ad evitare di installare in garage colonnine di ricarica per risparmiare il più possibile corrente. Si spera che entro due anni la tendenza possa essere ribaltata, perché le auto elettriche potrebbero risolvere davvero molti problemi a livello climatico.
11/01/2023
fonte: ItaliaOggi