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L’obiettivo sarebbe quello di imitare Tesla, fornendo però giochi molto più complessi e di qualità superiore. Restano, però, i dubbi. Ha veramente senso dotare le auto di strumenti così potenti, tenendo conto che possono essere utilizzati solo da fermi?
Partitina a Call of Duty o a FIFA, in attesa che l’auto finisca di ricaricarsi? Potrebbe essere questo il futuro dei guidatori delle elettriche che nasceranno dalla collaborazione fra Honda e Sony. Secondo le indiscrezioni che stanno iniziando a prendere piede, infatti, le auto del nuovo marchio potrebbero integrare una PlayStation 5 come parte del sistema di infotainment.
Indiscrezioni rafforzate dall’intervista rilasciata da Izumi Kawanishi, CEO della joint-venture Sony Honda Mobility, al Financial Times. “Sony dispone di contenuti, servizi e tecnologie di intrattenimento che emozionano le persone. Vogliamo adattare queste risorse alla mobilità elettrica, è il nostro punto di forza per battere Tesla” ha dichiarato il dirigente.
L’auto elettrica di Sony e Honda debutterà sulle strade nel 2026. Prima in USA, poi forse in Europa
L’accenno a Tesla non è, ovviamente, casuale: l’azienda americana già nel 2019 ha implementato la possibilità di giocare ad alcuni videogiochi in auto su Model 3 e poi su Model Y, quando parcheggiata o in fase di ricarica. Ma nonostante Elon Musk abbia più volte lodato le potenzialità del sistema grafico, i giochi a disposizione degli utenti Tesla sono rimasti sempre titoli casual poco impegnativi, ben lontani da ciò che propone PlayStation 5, fino all’annuncio della prossima integrazione della piattaforma Steam nel sistema di infotainment delle ultime versioni di Model S e Model X, dotato di una GPU di classe comparabile a quella delle console di nuova generazione.
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Ha veramente senso integrare una PS5, con relativi costi, da utilizzare solo quando l’auto è ferma o in ricarica? Ed oltre ai documenti e alle chiavi, dovremmo ricordarci anche di prendere anche il controller Sony prima di uscire di casa?
La prospettiva sarebbe completamente diverse se i veicoli supportassero la guida autonoma di livello 4 o 5, quella, per intenderci, che non richiede l’intervento attivo da parte del guidatore. Ma considerando il fatto che il primo progetto Sony Honda Mobility dovrebbe vedere la luce nel 2026, il raggiungimento di tale obiettivo è forse un po’ troppo ottimista.
28/11/2022
fonte: DMove.it / da: Financial Times
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