Segno meno per Uber nel terzo trimestre del 2019. La compagnia americana di ride hailing (servizio taxi con auto private) ha registrato una perdita di 1,16 miliardi in quanto c’è stato un incremento nelle spese per gli investimenti fati. I costi sono aumentati del 33% rispetto allo stesso periodo del 2018. Da gennaio, invece, le spese d’investimento nei vari settori in cui Uber è attiva (oltre al ride hailing, nel food delivery, nel bike sharing e nella guida autonoma) sono pari a 16,47 miliardi di dollari (un aumento del 29%).
“La società, proprio grazie ai robusti investimenti, sta gettando le basi per affermarsi come leader a livello globale nei diversi settori in cui è attiva e prevede di tornare a far registrare profitti per il 2021”, il commento di Dara Khosrowshahi, Ceo di Ubert. “I risultati negativi di Uber non sono dovuti a una cattiva performance. Se non stesse investendo nella guida autonoma, un settore molto costoso, la società farebbe registrare degli utili in bilancio”, il commento di James Cordwell, intermediario del centro di analisi Atlantic Equities, in merito alla perdita del 6% di Uber alla Borsa di New York.