Il Comune di Milano ha approvato nuove linee guida per un servizio di car sharing più sostenibile e più integrato con il territorio. Prossimamente sarà pubblicato un bando e saranno previsti sconti e agevolazioni sui canoni per i gestori di car sharing disponibili a rinnovare la flotta con modelli a zero emissioni e a estendere il loro servizio anche all’hinterland milanese. Una delle decisioni prese riguarda l’esclusività delle flotte di auto: dal 2024 dovranno essere composte al 100% da auto elettriche (oggi rappresentano il 23% della flotta attiva in città). Proprio in questa direzione è stato deciso di non aumentare il canone mensile (100 euro) ai gestori che daranno via ad un graduale processo di elettrificazione del parco auto. Al contrario, chi continuerà a operare con veicoli non elettrici vedrà un aumento della tariffa a 120 euro dal 2022 e 150 dal 2024.
Riguardo all’estensione del servizio fino all’hinterland milanese (24 località distanti fino a quasi 17 chilometri dal centro di Milano), per chi deciderà di estendere il proprio raggio d’azione avrà un canone agevolato, con riduzioni fino al 30%. Da segnalare che gli operatori attualmente in servizio godranno di una proroga fino al 2020, dopodichè dovranno adeguarsi a questo nuovo bando.
“Fin dal debutto nel 2013, il car sharing a Milano è stato concepito come servizio complementare al trasporto pubblico. Oggi possiamo dire che si tratta di un’esperienza positiva che ha contribuito alla diminuzione del traffico cittadino e al miglioramento della qualità dell’aria: il parco auto dedicato è in grado di garantire migliori prestazioni ambientali e viene interamente rinnovato al massimo ogni quattro anni”, il commento di Marco Granelli, assessore alla Mobilità. Da segnalare il servizio di car sharign, che conta 6 differenti operatori, oltre 3.300 auto circolanti, più di un milione di abbonamenti e quasi 17mila noleggi giornalieri, sta diventando sempre più un’alternativa per spostarsi nelle strade del capoluogo milanese.
“Ora vogliamo fare un ulteriore passo avanti. Il car sharing da sperimentale deve diventare strutturale, ovvero sempre più elettrico ed esteso anche fuori città”, raggiungendo anche i comuni dell’area metropolitana più lontani dai confini del capoluogo”, un ulteriore pensiero dell’assessore alla Mobilità.