L’industria dell’automobile si è mobilitata per salvaguardare l’intera filiera e ben 17 dei costruttori più importanti del mondo (tra cui Ford, General Motors. Toyota e Volvo) hanno scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’obiettivo di questa azione è quello di persuadere il tycoon per non proseguire nella sua deregulation degli standard d’inquinamento dei gas di scarico.
Le nuove regole volute dallo stesso Trump andrebbero a eliminare le normative sull’inquinamento auto dell’era di Obama (volte a combattere i cambiamenti climatici e ottenute dall’industria automotive in cambio di sostanziosi fondi statali) che prevedevano l’obbligo per le Case di produrre entro il 2025 vetture che consumino in media 1 gallone di carburante ogni 54,5 miglia. Il limite resterebbe fissato molto più in basso, a 37 miglia per gallone.
Dalle stime fatte dalle varie case costruttrici, una decisione di questo tipo andrebbe a tagliare profitti e produrrebbe un’instabilità insostenibile in uno dei settori manifatturieri più importanti del paese a stelle e strisce.