Cruise, società di ricerca sulla guida autonoma di General Motors valutata ora circa 19 miliardi, ha ricevuto un cospicuo incentivo di un miliardo e 150 milioni di dollari. Questo per dare la possibilità alla compagnia di proseguire e migliorare la propria ricerca sulle auto.
Le risorse arrivano dalla stessa casa madre (la General Motors), ma anche da investitori giapponesi come Honda (ha promesso 2 miliardi in 12 anni) e SoftBank. Ha partecipato all’investimento anche la T.Rowe Price Associates, azienda americana con sede a Baltimora nel Maryland.
L’obiettivo, oltre a quello già enunciato (quello di migliorare la propria ricerca), è quello di consentire a Cruise di andare a ridurre il gap con le altre aziende operanti nel settore driverless. Una su tutte è ovviamente Waymo, la numero 1 al momento in questo segmento di mercato (i suoi taxi robotizzati viaggiano già da un po’ per le strade di Phoenix). Da ricordare anche Tesla che, tramite il suo ceo Elon Musk, ha promesso di portare su strada, entro il 2020, i propri taxi a guida autonoma, gestiti attraverso un rivoluzionario chip in grado di sostituire il lidar (il sensore di rilevamento che consente di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie).