Gli autisti di Uber che lavorano a Londra si scagliano ferocemente contro Sadiq Khan, sindaco della capitale inglese. Il motivo della contestazione è il pagamento della Congestion Charge di 12 sterline e 50 per entrare nel centro città. Questo perché dal prossimo 8 aprile enterà in vigore il Clean Air Plan, piano pensato per combattere l’inquinamento atmosferico.
Le quasi 40 mila persone che lavorano per la società americana lo definiscono “un atto di discriminazione” nei loro confronti. Da tener presente che oltre il 90% dei driver appartiene a minoranze etniche (immigrati da Paesi del Commonwealth come l’India, il Pakistan o da alcune zone dell’Africa). Da ricordare inoltre che i guidatori dei tradizionali “black cabs”, i taxi neri, al momento sono esenti da questa tassa e continueranno ad esserlo anche dopo l’attuazione del piano di salvaguardia contro lo smog cittadino. “Togliere l’esenzione dalla Congestion Charge ai veicoli a noleggio privati è una parte fondamentale del piano per ridurre il traffico e proteggere londinesi e turisti dalle emissioni nocive dei veicoli inquinanti”, il commento dell’ufficio del primo cittadino.