Il 2020 è l’anno zero per molte delle tecnologie di sicurezza che influenzeranno la mobilità e le abitudini degli italiani nel prossimo futuro: secondo un’indagine realizzata da Quintegia le auto saranno presto connesse e il boom di condivisioni pongono il car sharing tra i principali strumenti di mobilità. Tra auto connesse, elettriche, assistite e autonome è un po’ come chiedersi se nascerà prima l’uovo o la gallina essendo strade che si incontrano, intrecciano e da cui dipende il futuro dell’automobile così come la conosciamo oggi. Ad oggi quello che sembra certo è che nonostante le condivisioni siano crescite di quasi il 1000% negli ultimi anni, il 68% degli intervistati ha affermato che comprerebbe volentieri un’auto elettrica.
COME STA CAMBIANDO IL CARSHARING
Secondo i dati presentati da Quintegia a partner e stakeholder, infatti, entro il 2020 il 100% delle nuove auto in Europa avrà dispositivi telematici a bordo (come le black box), mentre già a fine dello scorso anno erano 1,5 milioni gli utenti di servizi di car sharing, con una flotta complessiva di 8.500 veicoli contro gli 800 del 2012 (+966%). E mentre si attende l’affermarsi della guida autonoma, a partire da quella assistita fino alla self-driving, l’elettrico corre, ma ancora su scala limitata: se da un lato il 68% degli intenzionati all’acquisto entro l’anno si dichiara interessato, il fenomeno dovrebbe arrivare al 2% delle immatricolazioni del prossimo anno per raggiungere quota 7-10% non prima del 2025.
I GESTORI DI FLOTTE E CONDIVISIONE IN CRESCITA
“La vivacità delle trasformazioni del comparto fa contrasto con un mercato statico e in contrazione, che si stima possa chiudere l’anno con un’ulteriore lieve perdita“. Ha spiegato Leonardo Buzzavo presidente di Quintegia. Salire a bordo di un’auto sarà sempre più vista come un’esperienza e all’utilizzo che come proprietà del prodotto e del possesso. “il peso dei 50 top dealer (14 miliardi di euro i ricavi annui) è passato dal 18% del 2007 al 21% del 2017, con un fatturato medio in crescita del 28%.” Ha continuato Buzzavo.
MENO OPERATORI DI COMPRAVENDITA E CONCESSIONARIE
Le previsioni di Quintegia disegnano uno scenario in cui il ruolo degli operatori muterà notevolmente, con la diminuzione degli operatori di compravendita a favore di grandi Gruppi e concessionarie. “La polarizzazione del mercato in favore delle grandi concessionarie è destinata a crescere: se oggi gli imprenditori sono 1050, un numero già più che dimezzato rispetto al 2010, si stima che scenderanno a 850 nel 2025. Lo dicono anche i numeri sulle compravendite nel business auto – ha concluso Buzzavo -: solo nel corso dell’ultimo anno si sono registrate 16 acquisizioni da parte di una decina di grandi gruppi“.
Vinicio Paselli