Era già stato sorpreso nel 2009 alla guida di un’auto Audi A6 rubata in Germania e cui aveva messo una targa rubata nel riminese. Successivamente e precedentemente dal 2001 ha venduto auto su internet per finta, facendosi inviare caparre anche di 4mila €, salvo poi sparire, e si fingeva interessato all’acquisto di auto, di cui pagava solo un acconto o addirittura nulla, riuscendo a farsele consegnare.
A fine 2018 è stata emessa la sentenza di condanna ma Zito era all’estero, forse conscio dei pericoli corsi in Italia. E’ stato infatti condannato dalla Procura generale di Venezia a 12 anni di reclusione per truffa, appropriazione indebita, ricettazione e falso. E’ stato infine sorpreso in casa sua a Grisignano e trasferito al carcere San Pio X di Vicenza.
Vinicio Paselli