LAVORI IN CORSO – Le associazioni che rappresentato le aziende nel campo automobilistico in Italia hanno deciso di schierarsi compatte e rivolgere un appello al Governo, affinché sostenga un settore fondamentale per l’economia del nostro Paese: la produzione di auto, componenti e accessori in Italia vale circa 100 miliardi di euro, pari al 6% del Pil, e dà lavoro a oltre 258.000 persone. È per questo motivo che entro due mesi verrà messo a punto un piano di rilancio, dai contenuti ancora non definiti, al quale dovrà far seguito un dialogo con il Governo perché venga messo in pratica.
UN AIUTO DALLO STATO – Il piano è stato annunciato a Torino dopo un incontro a cui partecipavano il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia; il capo dell’Anfia (l’associazione nazionale della filiera automobilistica), Paolo Scudieri; il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina; e un rappresentante della FCA. In aggiunta al piano faranno seguito altre proposte per il rilancio del settore, hanno anticipato i presenti, che confidano nell’aiuto dello Stato non solo per accelerare il rinnovamento delle auto in Italia, che oggi sono fra le più anziane in Europa (l’età media è di circa 11 anni), ma anche per una regia che possa aiutare le imprese in sfide cruciali nei prossimi anni, come i motori elettrici e la guida autonoma.
PROMESSE MANCATE – I presenti all’incontro rimproverano al Governo di non aver tenuto fede all’impegno di creare un fondo da 50 milioni di euro per la rottamazione delle automobili più anziane, annunciato fra le misure nella Legge di Bilancio 2019 (prima di essere eliminato), oltre a non aver rinnovato il Superammortamento, un incentivo scaduto il 31 dicembre 2018 che avrebbe garantito un risparmio per l’acquisto di veicoli per il lavoro.
Vinicio Paselli