La Cina e il mercato elettrico, un connubio che parte dal 1999 e arriva fino ad oggi. Le prime forme di veicoli alimentati a batteria sono state le biciclette, con una velocità massima limitata a 20 chilometri orari. Questo provvedimento fu preso dalle autorità per andare a vietare la circolazione dei motorini tradizionali nel centro della città: l’obiettivo era quello di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti. Ad oggi, il traguardo è stato centrato: i gas serra sono stati abbattuti per l’85%. Oggi la Cina è il Paese al mondo dove in assoluto circolano più scooter elettrici. Per l’esattezza il 99% su un totale di 250 milioni.
Da qui poi si è arrivati alle vetture elettriche (oggi il Pase è il primo mercato globale per questo tipo di veicoli) e nello scorso anno all’ombra della Grande Muraglia sono state vendute più di 780mila unità. Prodotte in gran parte dai costruttori locali come BYD e Bejing Automobiles Works, hanno avuto un incremento quasi del 70% rispetto al 2017, in netta controtendenza con le immatricolazioni di auto a combustione, scese del 6% a 22,7 milioni. Da ricordare che il governo ha investito, negli ultimi 10 anni, oltre 60 miliardi di dollari.