Dodge Challenger, che assieme alla Charger è una delle punte di diamante della gamma FCA per gli Stati Uniti e che incarna l’essenza della vera muscle car americana, potrebbe essere sostituita nel prossimo decennio utilizzando – più sinergicamente rispetto ad oggi – elementi meccanici in comune con le prossime Alfa Romeo e Maserati. Lo riferisce il sito specializzato Allpar.com (‘vicino’ agli ambiente interni di Fiat Chrysler US) precisando che è possibile che l’azienda decida di attuare questa rivoluzione in due fasi, la prima delle quali non prevede l’abbandono dell’attuale corpo vettura Lx – per continuare ad offrire le versioni Hellcats e 392, grandi successi commerciali – mentre il passaggio alle nuove strutture condivise più leggere e più moderne potrebbe avvenire in un secondo tempo.
Una cosa sembra invece essere stata definita: i grossi e ‘assetati’ V8 5.7 potrebbero avere gli anni contati, ed essere rimpiazzati a medio termine da versioni ‘elettrificate dei 6 cilindri benzina del Gruppo. Oltre al V6 Pentastar, che è presente (direttamente o come evoluzione performante) in molte auto dei diversi marchi, una delle possibili soluzioni potrebbe essere l’unità GME T6, un sei cilindri in linea attualmente in sviluppo e che dovrebbe debuttare nella Jeep Wagoneer. Di questo motore – spiega Allpar.com – non si conoscono dettagli precisi, ma una variante elettrificata in senso prestazionale potrebbe egugliare (se non superare) i livelli di potenza e di coppia degli odierni V8, che sfiorano com’è noto gli 800 Cv. La sfida, ricorda il sito nordamericano, è quella di competere con i modelli prestazionali delle Case rivali GM e Ford – che stanno elettrificando tutti i motori compresi quelli di punta – a livello di performance ma anche soddisfare le future norme CAFE sui consumi.