A mali estremi, estremi rimedi: in mancanza di fondi per coprire le buche, la Provincia di Lecco ha abbassato a 30 km orari il limite di velocità su diversi tratti di cinque strade statali: SP 62 della Valsassina, SP 63 di Monterone, SP 64 Prealpina Orobica, SP 72 del Lago di Como e SP 73 Parlasco-Portone. In realtà ci sono strade italiane in cui auto e moto sono costrette a circolare anche a 10 km orari a causa delle buche. A Roma il Comune ha mobilitato l’esercito a causa di radici sporgenti e buche con limite in centro città a 30 km orari. Scendendo più giù lungo lo stivale arriviamo fino in Sicilia, dove il Comune di Partinico ha imposto il limite di 10 km/h sulla statale 113. Tornando al nord , la situazione non cambia, secondo quanto riporta il Giornale di Brescia che la scorsa estate ha denunciato il divieto di circolazione alle moto sulla SP 236 Goitese, tra Montichiari e Carpenedolo e il limite di velocità ridotto a 50 km/h a causa dello stato del manto stradale. In tutto il paese vi sono numerosi altri esempi.
Come mai i Comuni abbassano i limiti di velocità anziché riparare le buche? Una sentenza della Cassazione stabilisce che chi supera i limiti di velocità non ha diritto al risarcimento dei danni, anche se poi è tutto da dimostrare lo sforamento dei limiti consentiti, ma è chiaro che anche un ciclista supera facilmente i 10 km orari, anche se questi vengono imposti solo in casi estremi come quello sopracitato.
Vinicio Paselli