Secondo il “China Car Timeshare Rental and Autonomous Driving Report” 2018, un documento che analizza nel dettaglio la mobilità del Paese asiatico, in Cina il passaggio dalla proprietà alla condivisione dell’auto sta riscuotendo un grande successo (si stima che entro il 2022 le auto a noleggio saranno oltre 2,8 milioni). Il ride hiling – l’uso condiviso dell’auto – è la formula di maggior successo; sta crescendo anche il noleggio “timeshare” (a breve termine) e si prevedono almeno 900 mila veicoli nei prossimi due anni. Meno utilizzata è la formula peer-to-peer, la condivisione auto tra privati. Ovviamente tutto questo andrà a caratterizzare la diminuzione della vendita delle auto (-4,5 milioni di unità, questo dato potrà solo peggiorare). Altro fattore da considerare sempre in termine di calo della vendita delle auto è la guida autonoma, che tra non molti anni diventerà predominante.
Ovviamente l’Europa non resta a guardare e vede nella Cina un paese appetibile per le proprie vendite: la Bmw, casa automobilistica tedesca, non si è fatta pregare ed è stata la prima casa straniera a lanciare un servizio di “ride-hailing” in Cina con “ReachNow”. 100 i3 elettriche sono già in servizio e a queste si aggiungerà una flotta di 200 Serie 5 (la metà saranno ibride plug-in).