In questo periodo storico l’attenzione dell’Europa è rivolta alla battaglia contro lo smog. Per arrivare a debellare questo grande problema da tempo il Consiglio europeo e il Parlamento dell’Unione stanno cercando di trovare un accordo definitivo sulla riduzione delle percentuali di emissioni di auto e furgoni. Le posizioni sono contrastanti; ad esempio, Paesi come Svezia e Olanda spingono per arrivare fino al 40% nel taglio sulle auto nuove tra il 2021 e il 2030; dall’altra parte, la Germania (che ha il più altro settore industriale automotive in Europa) non vorrebbe andare oltre il 30%.
Nello scorso ottobre i ministri dell’ambiente dell’Unione erano arrivati ad un compromesso, ovvero il 35% di riduzione per le auto e il 30% per i furgoni, sempre per il 2030. L’accordo, però, non si è definitivamente raggiunto per via delle differenti posizioni dei Paesi. Da ciò si evince che non si arriverà alla COP24, l’assemblea mondiale sul clima che si sta svolgendo a Katowice (Polonia) con una proposta univoca. L’obiettivo è quello di giungere ad un “Rule Book”, ovvero un protocollo che ciascun Paese dovrà seguire per combattere il riscaldamento globale.