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Il mese di marzo, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, registra 226.163 unità, rispetto alle 191.411 del marzo del 2016, con un incremento del 18.2% – Per una analisi più approfondita pubblichiamo integralmente i comunicati stampa dell’UNRAE (Unione Nazionali Rappresentanti Autoveicoli Esteri), del Centro Studi Promotor e della Federauto.
Balzo del mercato auto a marzo: +18,2% (UNRAE)
Nei primi tre mesi 582.465 immatricolazioni (+11,9%) . Il mercato dell’auto in Italia segna in marzo un sorprendente incremento a doppia cifra del 18,2%, dopo che già lo scorso anno marzo aveva fornito ottimi risultati (+18,0%). A questa crescita concorrono vari fattori: un giorno lavorativo in più e la forte spinta dei canali di vendita noleggio (+36,6%) e società (+38,9%). Le vetture immatricolate nel corso del mese di marzo sono state 226.163, quasi 35.000 in più rispetto alle 191.411 del marzo dello scorso anno. Il primo trimestre, quello che mediamente rappresenta il 28% del risultato di tutto l’anno, archivia un incremento dell’11,9% a 582.465 unità, rispetto alle 520.362 del gennaio-marzo 2016. A fronte di una lieve crescita delle vendite a privati, nel mese va segnalata la progressiva e continua spinta delle auto a noleggio a breve (+50,6%), alimentata anche da un miglior momento turistico in prospettiva delle prossime festività, del noleggio a lungo termine (+24,5%), e il citato contributo derivante dalle immatricolazioni a società, un risultato non direttamente imputabile all’accelerazione degli acquisti per sostituzione o ampliamento del parco da parte delle aziende.
“Con questi volumi di vendita, si consolida la nostra previsione di un ulteriore recupero che il mercato potrà registrare a fine anno”, afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, “anche se permane incertezza sul quadro politico, istituzionale ed economico. Inoltre, agiscono ancora sullo scenario della mobilità nel nostro Paese provvedimenti estemporanei ed emergenziali di blocchi alla circolazione, come nel caso della città di Torino che vieta la circolazione anche alle più moderne vetture Euro 6, quando nella città circolano circa 70.000 auto con marmitta catalitica che realisticamente, nonostante le fortissime promozioni commerciali sono nel possesso di famiglie che hanno difficoltà ad affrontare la sostituzione dell’auto. Pertanto è sempre più necessaria la realizzazione di quella Cabina di Regia coordinata da un Mobility Champion autorevole, indipendente, capace di riunire decisori e stakeholder per accompagnare l’evoluzione verso una mobilità realmente ad impatto zero per le persone e l’ambiente”.
Dal dettaglio della struttura del mercato dell’auto in marzo emerge, come anticipato, una crescita del 5,4% del canale dei privati che perde 6,5 punti di quota, fermandosi al 55,1% del totale. Nel 1° trimestre l’incremento è del 2,8% ad una quota del 58,1% (-5 punti rispetto al gennaio-marzo 2016). Grazie alle citate performance del noleggio, in marzo la rappresentatività dello stesso sale al 27,5%, mentre l’incremento mensile in volume delle società, allineato a quello del 1° trimestre (+39,1%), le porta al di sopra del 17% di quota sul totale del mese e del cumulato. Forte crescita a doppia cifra per tutte le motorizzazioni del mercato italiano, in particolare per il GPL che cresce in marzo del 33,6% raggiungendo una quota del 6,1% e le ibride che incrementano i propri volumi di oltre il 72%. Salgono del 9% anche le vendite delle vetture elettriche, mentre le uniche a flettere sono quelle a metano (-27,3%). A chiusura del trimestre il diesel rappresenta quasi il 56% del mercato, la benzina il 33,4%, il GPL sale al 6,3%, le ibride si mantengono saldamente sopra al metano al 2,7% di quota, mentre quest’ultimo scende all’1,6%, chiudono le elettriche allo 0,1% del totale. A fronte dell’ottima crescita a doppia cifra di tutti i segmenti del mercato, le city car aumentano i volumi di appena il 5,6% e il segmento lusso del 3,4%. Nel cumulato gennaio/marzo acquistano rappresentatività i segmenti medi e superiori. Anche le carrozzerie registrano crescite a doppia cifra nel mese, ad eccezione dei monovolume piccoli e compatti. Situazione confermata anche nel cumulato del 1° trimestre, dove risultano in flessione anche i monovolume grandi. Buono l’andamento mensile in volume per tutte le aree geografiche, in particolare per l’area Nord Est e Nord Ovest. Nel cumulato cresce di rappresentatività di oltre 2 punti il Nord Ovest, al 31,5%, a fronte di un leggero calo in quota di tutte le altre aree del Paese. Per concludere l’analisi delle vendite di marzo, il mercato delle vetture usate ha registrato nel mese una leggera crescita del 4,8% a 460.814 trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), 21.000 in più delle 439.861 trasferite a marzo 2016. Il 1° trimestre dell’anno chiude con una sostanziale stabilità (+0,43%) a 1.248.243 passaggi di proprietà, a fronte degli 1.242.905 del gennaio-marzo dello scorso anno.
Ancora un ottimo risultato per le vendite auto (Centro Studi Promotor)
Ottimo risultato in marzo per il mercato automobilistico italiano. Le vetture immatricolate sono state 226.163 con una crescita del 18,16% sul marzo 2016, che pure aveva fatto registrare un risultato eccellente (+18,02%). Nel marzo scorso vi è stata una giornata lavorata in più rispetto allo stesso mese del 2016, ma anche tenendo conto di questo elemento (che vale circa un 4,5% di incremento) il risultato è di tutto rispetto. Pure il consuntivo del primo trimestre chiude molto positivamente (582.465 immatricolazioni) con una crescita dell’11,93%, un tasso che, se dovesse mantenersi per l’intero anno, porterebbe il 2017 a chiudere il suo consuntivo con 2.043.000 immatricolazioni, cioè su un livello lievemente superiore alla previsione formulata per il 2017 all’ultimo Motor Show di Bologna dal Centro Studi Promotor (2.031.000). Anche dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine marzo vengono indicazioni che confermano la buona situazione del mercato italiano. Il 63% degli operatori valuta infatti l’affluenza nelle show room su livelli normali o alti, mentre per il 64% in marzo è stata su livelli normali o alti anche la raccolta di ordini e a ciò si aggiunge che l’85% degli interpellati ritiene che nei prossimi tre/quattro mesi la domanda si manterrà stabile sugli attuali elevati livelli o addirittura in aumento. Il Centro Studi Promotor ha interpellato i concessionari anche per conoscere quali siano in questo momento i principali elementi che stanno sostenendo la domanda e quali siano invece i principali fattori di freno. Dalla rilevazione emerge che la domanda è sostenuta soprattutto dal lancio di nuovi modelli e dalle promozioni delle case che hanno un impatto positivo anche sul costo di acquisto delle autovetture. Il principale fattore di freno viene invece indicato nel quadro economico, che, nonostante la ripresina in atto, è ancora largamente insoddisfacente, e molte preoccupazioni si nutrono anche per la situazione politica. Ci si può chiedere come possa il mercato continuare a crescere per il terzo anno consecutivo con tassi a due cifre mentre la ripresa dell’economia non è particolarmente brillante. La ragione principale sta nel fatto che esiste ancora un forte serbatoio di domanda di sostituzione rinviata durante la crisi e che, in presenza di prospettive moderatamente positive per l’economia, gli italiani attingono ai loro risparmi e al credito per sostituire le loro autovetture più vecchie. D’altra parte, il Pil italiano del 2016, nonostante sia stato ancora inferiore al livello ante-crisi, supera del 5,6% quello medio annuo del periodo 1996-2000 in cui la media degli acquisti di autovetture era di 2.243.000 unità. Gli italiani dispongono quindi di risorse sufficienti per alimentare una domanda di autovetture decisamente superiore a quella degli ultimi anni. E le usano.
Mercato pompato o boom degli acquisti? (Federauto)
Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti il mese di marzo si è chiuso con 226.163 immatricolazioni di auto nuove, segnando un +18,16% rispetto allo stesso mese del 2016. Commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia: “Le immatricolazioni di autovetture nuove tornano in Italia abbondantemente sopra le duecentomila unità: un giorno lavorativo in più e le immatricolazioni dell’ultimo giorno ci regalano un mese in forte crescita, con un totale di targato che non vedevamo da marzo 2010”.
Secondo il centro studi Federauto, che si avvale di una vasta campionatura di concessionari di varie dimensioni rappresentativi di tutto il territorio nazionale, anche nel mese di marzo il fenomeno delle kilometri zero e altre forzature hanno avuto un ruolo importante nel comporre il risultato finale, caratterizzato da un crescendo delle immatricolazioni, fino alle 47.000 targhe dell’ultimo giorno. Occorre ricordare che la chiusura del trimestre rappresenta sempre un momento rilevante perché il conseguimento degli obbiettivi di periodo e dei bonus ad esse legati, vincola le politiche delle concessionarie e delle case automobilistiche.
Conclude il presidente di Federauto: “In un contesto di forte crescita, constatiamo che la domanda dei privati vede un modesto incremento, a tassi nettamente inferiori rispetto al totale delle immatricolazioni con aziende e noleggi. Questo a nostro avviso è un dato importante di cui tenere conto nella lettura dei dati. In termini strettamente numerici possiamo parlare di un primo trimestre molto positivo. Non dobbiamo infatti dimenticare che il +11,9% del periodo gennaio/marzo 2017 va a sovrapporsi al +21,13% che aveva segnato il primo trimestre 2016. Un vero e proprio record. La domanda che sorge spontanea è: mercato pompato o boom degli acquisti?”
autore: autoruote4x4.com – 03/04/2017
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