(omniauto.it)
A metà fra Evoque e Range Rover Sport, il nuovo SUV punta su spazio interno e qualità dei materiali
Il ritmo a cui debuttano i SUV di lunghezza medio/grande è fra i più serrati di tutto il panorama automobilistico, segno che la categoria gode di grande salute e le vendite non accusano segni di flessione. Per ultima ha esordito l’Alfa Romeo Stelvio, e prima di lei la seconda generazione dell’Audi Q5, entrambe concorrenti della vettura che Range Rover presenta in anteprima al Salone dell’automobile di Ginevra (7-19 marzo): è la Range Rover Velar che colma il vuoto fra la più compatta Evoque e la più lunga Range Rover Sport, attestandosi su una misura vicina ai 4,70 metri. La Velar ha un passo molto lungo in rapporto alla lunghezza esterna, 2,87 metri, appena 5 cm più corto della Range Rover Sport: l’abitacolo dovrebbe rivelarsi pertanto molto spazioso e sfruttabile.
Fari a led di serie per tutte
La vocazione famigliare della Velar si trova anche nella misura del bagagliaio, che spazia fra 673 e 1.731 litri: sono valori quasi da monovolume, superiori rispetto a molte avversarie dirette. Il suv inglese punterà come tutte le Range Rover sull’estetica della carrozzeria e sulla qualità interna, complice il ricorso a soluzioni ereditate dai modelli più costosi: a vettura ferma le maniglie si ritraggono nella carrozzeria, sono disponibili rivestimenti in pelle Windsor e si può avere il sistema per migliorare la qualità dell’aria nell’abitacolo. Le superfici lisce delle fiancate e il cofano a conchiglia richiamano però lo stile della Range Rover Sport. I fari anteriori della Velar sono a led fin dalla versione meno costosa, ma quelli con funzione Matrix si possono avere solo con gli allestimenti più ricchi: modulano il fascio luminoso e lo adeguano alle condizioni esterne.
Due schermi per il sistema multimediale
La personalizzazione è affidata a 13 vernici esterne, cerchi in lega fino a 22 pollici e tre livelli di allestimento (S, SE e HSE), oltre a un catalogo di accessori molto ricco: include ad esempio l’impianto stereo con 23 altoparlanti, rivestimenti in fibra di carbonio e rame, il quadro strumenti digitale (da 12,3 pollici), il braccialetto per sbloccare le portiere senza chiave e tutte le più recenti tecnologie di assistenza alla guida, fra cui quelle anti-sbandamento, per il mantenimento della corsia, di ausilio al parcheggio e per la gestione della marcia in colonna. Debutta poi il nuovo sistema multimediale Touch Pro Duo, che rinnova la forma del mobiletto centrale e introduce due schermi touch da 10 pollici: quello superiore gestisce il navigatore e la parte multimediale, quello inferiore il climatizzatore e il sistema Terrain Response. Optional il modulo per la connessione ad internet.
Terrain Response a controllo automatico
La Range Rover Velar porta all’esordio anche il Terrain Response 2, disponibile in opzione, che gestisce in modalità automatica la trazione su fondi a bassa aderenza: il conducente non deve più muovere il selettore e impostare il tipo di superficie fra quelle disponibili (Erba-ghiaia-neve, Fango e solchi, Sabbia). Ciò avviene invece sul Terrain Response previsto di serie, che recepisce le indicazioni del guidatore e interviene sulle tarature del motore, del cambio, della trazione integrale, delle sospensioni e dei sistemi di controllo della stabilità. La Velar adotta sospensioni a controllo elettronico, prevede la costruzione in alluminio e motori fino a 380 CV: a benzina sono i quattro cilindri 2.0 da 250 CV e 300 CV e il sei cilindri 3.0 da 380 CV, a gasolio il 2.0 da 180 CV e 240 CV e il sei cilindri 3.0 da 300 CV. Di serie per tutte il cambio automatico a 8 marce.
autore: redazione omniauto.it – 01/03/2017