(motori360.it)
Rispetto alla precedente generazione è cresciuta e si è guadagnata il ruolo di ammiraglia di Casa. La nuova Suzuki S-Cross è un SUV a tutti gli effetti, con una gamma completa a due e a quattro ruote motrici, motori «turbo-only» e dotazioni di tutto rispetto. Abbiamo provato la versione turbodiesel 1.6 DDIS con trazione integrale ALLGRIP, cambio automatico a doppia frizione e allestimento «Cool»
Chi non ha l’ambizione di essere il leader? Suzuki S-Cross ha l’ambizione di essere l’ammiraglia della Casa di Hamamatsu e la sua seconda generazione è stata sviluppata in quest’ottica. E per farlo smette i panni della monovolume e veste quelli più iconici del SUV affiancando la sorella Vitara, più votata all’off-road.
La scelta di Suzuki di puntare al mercato dei SUV è altamente strategica visto che il segmento è uno di quelli con trend di crescita tra i più alti del mercato: i «due ruote motrici» sono cresciuti di quasi il 30% nel 2016 rispetto al 2015 e i «quattro ruote motrici» di quasi il 20% nello stesso periodo. La S-Cross è disponibile sia con la sola trazione anteriore che con quella integrale ALLGRIP, scelta che le consente di abbracciare sia la categoria dei crossover che quella dei SUV.
Esterni e corpo vettura
La seconda serie della Suzuki S-Cross mantiene una stretta somiglianza con la precedente nelle fiancate e nel taglio posteriore, mentre il frontale è del tutto inedito ed è caratterizzato da una massiccia griglia cromata ottagonale, che le conferisce un’aria muscolosa decisamente in linea con la natura da Sport Utility Vehicle.
La S-Cross è lunga 4 metri e 30 centimetri per 1 metro e 78 centimetri di larghezza, la carrozzeria è alta 1 metro e 58 centimetri mentre l’altezza minima da terra è di 18 centimetri. Il muso è caratterizzato dal cofano «a conchiglia» che avvolge la nuova mascherina di cui abbiamo già parlato e i fari a Led (luci diurne e fari).
Il design filante rende le fiancate slanciate coadiuvato dai cerchi in lega da 17″ su pneumatici 215/55 (di serie Cool e Top) e dalle protezioni della parte inferiore della scocca, che aggiungono anche un tocco di sportività che non stona.
La coda è caratterizzata dalle luci a Led e dal paraurti dotato di protezione inferiore.
Sottopelle la S-Cross sfrutta il concetto Total Effective Control Technology di Suzuki (TECT), caratterizzato da una scocca in grado di assorbire gli urti e di essere al tempo stesso resistente e leggera, contribuendo a contenere il peso dell’auto che in questa versione segna 1.430 kg, davvero non male!
Meccanica
La versione in prova, la Suzuki S-Cross DDiS ALLGRIP Cool DCT monta il motore turbodiesel common rail da 1,6 litri di origine FCA, capace di 120 cavalli di potenza massima a 3.750 giri/min e 320 Nm di coppia massima a 1.750 giri/min. Dotato di filtro antiparticolato rispetta la normativa antinquinamento Euro6.
È un motore brillante ai limiti della sportività ma poco assetato, grazie anche al peso contenuto della S-Cross, uno dei «marchi di fabbrica» della Casa giapponese. In alternativa ci sono i due motori benzina turbo ad iniezione diretta: il 1.0 Boosterjet da 112 cavalli capace di 160 Nm di coppia, e il 1.4 Boosterjet da 140 cavalli con una coppia massima di 220 Nm.
Il modello da noi provato è dotato del cambio automatico a doppia frizione DCT (Double Clutch Trasmission) a 6 rapporti, le due frizioni (una per le marce pari e una per quelle dispari) garantiscono cambiate veloci e una guida fluida.
È possibile demandare la gestione del cambio totalmente all’elettronica oppure gestire manualmente i rapporti azionando la leva oppure attraverso i paddles al volante.
In alternativa c’è il cambio manuale, sempre a 6 rapporti.
Il sistema di trazione integrale ALLGRIP offre quattro modalità di guida (Auto, Sport, Snow e Lock), selezionabili dal conducente attraverso il selettore posto nella consolle centrale a seconda delle condizioni del fondo stradale e del tipo di guida.
Tra le opzioni il bloccaggio del giunto che garantisce trazione quando il fondo si fa particolarmente difficile.
Interni
Gli interni della nuova Suzuki S-Cross ricalcano il solco tracciato dal recente corso della Casa giapponese: materiali di buona qualità ben assemblati, design sobrio e ordinato con tutti i comandi al loro posto e dotazione molto completa che sulla Cool in prova include l’apertura delle porte keyless.
I sedili ampiamente regolabili e riscaldabili (quelli anteriori) permettono di trovare facilmente la posizione di guida ideale e supportano bene il guidatore anche in condizioni di guida «brillante». Volante in pelle con comandi radio, telefono e cruise control (non adattivo, opzione disponibile solo sulla versione Top) integrati; ben regolabile offre un presa salda grazie al rivestimento in pelle. Il cruscotto è completo e ben leggibile.
La plancia centrale è dominata dallo schermo touch screen da 7″ incastonato nella cornice ottagonale che racchiude anche le bocchette della climatizzazione e che richiama la forma della mascherina anteriore. Lo schermo raggruppa tutti i comandi le regolazioni del navigatore, della radio, del sistema multimediale e le immagini della retrocamera di parcheggio.
Più in basso troviamo i comandi del climatizzatore, che sulla «Cool» è automatica e bi-zona. Il tunnel centrale ospita la leva del cambio automatico e la manopola di regolazione del sistema ALLGRIP, di cui parleremo più avanti.
L’abitacolo è molto ben insonorizzato e si viaggia comodi anche a velocità autostradali, può ospitare comodamente cinque persone anche su lunghe percorrenze senza affaticare i passeggeri grazie al passo da 2 metri e 60. Lo schienale dei sedili posteriori è regolabile su due livelli di inclinazione per privilegiare o il comfort o la capienza del portabagagli
Il bagagliaio ha una capienza di 430 litri con i sedili posteriori in posizione standard che diventano 875 litri reclinando gli schienali. Il bagagliaio della S-Cross è dotato di un pianale divisorio orizzontale che consente di ricavare un doppiofondo utile per nascondere oggetti da sguardi indiscreti, oppure può essere rimosso per avere il massimo della volumetria.
Sicurezza
Come abbiamo già visto, la Suzuki nasce sulla piattaforma TECT che garantisce un’elevata sicurezza dei passeggeri coniugandola la leggerezza tipica delle vetture Suzuki.
La dotazione dell’allestimento Cool prevede di serie le dotazioni di sicurezza attiva come il sistema antisbandamento ESP, il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici TPMS e la pedaliera collassabile in caso di collisione. Tra le dotazioni di sicurezza passiva invece figurano ben sette airbag, compreso quello per le ginocchia del guidatore.
Il sistema RBS (Radar Brake Support) invece è disponibile solo per la versione Top ed è abbinato al cruise control adattivo (ACC) e al sistema di frenata automatica.
Su strada
La prima impressione al volante della Suzuki S-Cross è quella di avere tutto sotto controllo, grazie alle posizione di guida rialzata e alle dimensioni compatte.
Il motore è brillante e consuma poco anche con il cambio automatico, un plus non indifferente per chi utilizza l’auto quotidianamente ma ha bisogno di una 4×4 per andare dove le auto comuni vanno. Il cambio automatico DCT è fluido e rapido nelle cambiate anche in modalità automatica, se si vuole «tirare» un po’ di più oppure quando ci si trova a dover affrontare salite o discese particolarmente ripide, invece, è disponibile la modalità manuale utilizzabile anche tramite i paddles al volante.
In città la S-Cross è a suo agio e la posizione di guida rialzata contribuisce alla sensazione di sicurezza, le dimensioni compatte non la mettono in imbarazzo nel traffico e nelle manovre di parcheggio, qui si può contare anche sulla telecamera posteriore che aiuta non poco visto la ridotta visibilità posteriore. Il motore 1.6 DDiS pretende poco e si percorrono quasi 19 km con un litro di gasolio.
In ambito extraurbano la S-Cross sfoggi una vocazione turistica che invita a macinare chilometri. E quando serve sa anche essere grintosa, selezionando la modalità «Sport »dal manopolone dell’ALLGRIP il propulsore diventa reattivo raggiungendo rapidamente la parte alta del contagiri.
L’auto è ben piantata su strada grazie ai pneumatici 215/55 su cerchi da 17″, peccato che la modalità Sport non agisca anche sullo sterzo perché a basse velocità è ben demoltiplicato ma ad alta velocità è un po’ «leggero». I consumi si mantengono bassi, siamo a 21,7 km/litro.
In autostrada valgono le considerazioni fatte per l’extraurbano, il motore è molto è elastico e poco assetato, si possono fare ottime percorrenze anche viaggiando a pieno carico. Si apprezza inoltre l’ottimo lavoro di insonorizzazione, a velocità da codice si può conversare tranquillamente senza dover alzare la voce. A 130 km/h si viaggia a circa 2.200 giri minuti e la percorrenza si assesta sui 18 km/litro.
E visto che siamo su un SUV, concediamoci qualche escursione in off-road. Naturalmente non sia su un fuoristrada e sarebbe impensabile chiedere alla S-Cross prestazioni tali, ma se avete una casetta in montagna o dovete affrontare strade impervie ed innevate, la Suzuki S-Cross vi mette a disposizione la trazione integrale ALLGRIP. Il sistema ALLGRIP permette di scegliere tra 4 modalità di guida (Auto, Sport, Snow e Lock) selezionabili tramite la manopolona posta dietro la leva del cambio.
Le dimensioni compatte e il peso contenuto permettono alla S-Cross di affrontare con una certa disinvoltura sterrati, neve, fango e strade di montagna. L’altezza da terra da 18 centimetri le consente di percorrere anche strade di montagna e le protezioni su paraurti e sulla parte inferiore delle fiancate proteggono bene dai sassolini alzati dalle ruote
La Suzuki S-Cross 1.6DDiS Cool 4WD ALLGRIP DCT della prova, equipaggiata con vernice metallizzata Blu Capri, ha un prezzo di listino di 28.690 euro comprese IVA e messa su strada. L’allestimento entry level della gamma è Easy, mentre la Top si colloca al vertice. In linea con la filosofia Suzuki i diversi livelli di allestimento sono già molto completi e si può attingere alla lista di accessori per rendere più semplice e trasparente la scelta dell’auto.
autore: Andrea Tartaglia – motori360.it – 19/02/2017