Nonché uno dei primi esempi di sport utility moderno, venduto in 5 milioni di esemplari e in commercio dallo scorso 22 dicembre. Con prezzi da 56.200 euro per la entry level Laredo equipaggiata col V6 diesel 3.0 litri da 190 cv, fino ai 91.200 euro necessari per la mostruosa SRT col V8 benzina da 468 cv.
Una belva capace di scattare da 0 a 100 km/h in soli 5 secondi. E capace di regalare brutali emozioni anche tra i placidi vigneti che circondano Francoforte: se la spinta è da sportiva di razza, il sound è tipicamente “made in USA” e, per goderne appieno, l’abitacolo beneficia di uno speciale sistema di insonorizzazione che lascia entrare solo il ringhio del motore.
Certamente meno prestazionale ma decisamente godibile, anche la lussuosa Grand Cherokee in allestimento top di gamma Summit, equipaggiata col V6 diesel da 250 cv in abbinamento all’automatico 8 rapporti; un salotto completamente rivestito da pelle Laguna (optional) estremamente morbida al tatto e arricchito da un impianto audio Harman Kadmon con 19 diffusori. Nei tratti di autobahn senza limiti di velocità l’abbiamo lanciata a 180 orari, apprezzando l’insonorizzazione perfetta ottenuta grazie al sistema active noise cancellation. Più preoccupanti, a questa velocità, i consumi: 3 chilometri con un litro. Tuttavia per gli automobilisti italiani sono senza dubbio più significativi gli 8,3 km/l a 130 orari.
Ma la vera novità, che maggiormente esalta l’animo fuoristradistico e avventuroso del modello, è l’introduzione della versione Trailhawk. “Un approccio senza compromessi per veicoli senza compromessi” ha sottolineato il numero 1 Jeep per l’Europa, Dante Zilli. “Il badge Trailrated significa che il modello ha passato severi test in percorsi naturali non in circuiti interni: deserti, montagne, guadi, prove su articolazioni, trazione in salita. E Grand Cherokee Trailhawk è una vettura dalle capacità eccezionali, adatta a clienti che vogliono sentirsi tranquilli in ogni situazione, anche estrema”.
Capacità messe subito alla prova in un impegnativo percorso ricavato tra i boschi di una storica tenuta della regione: inserendo la modalità “snow” e alzando al massimo le sospensioni pneumatiche Quadra Lift si superano ostacoli decisamente ardui, così come le discese più ripide grazie all’Hill Descend Assist. Via i piedi e si lavora solo di sterzo, usando i paddles dietro al volante come acceleratore, da un minimo di 1 km/h, fino a un massimo di 8. Da sottolineare anche che la Trailhawk monta di serie pneumatici con rinforzi in kevlar sviluppati appositamente per il modello e protezioni sottoscocca.
Ma anche in fuoristrada la tecnologia vuole la sua parte e per tenere sempre sotto controllo le funzioni della vettura c’è il sistema “off-road pages”, da visualizzare sullo schermo touchscreen da 8,4 pollici del sistema UConnect. Unico appunto: nella prossima generazione si consiglia l’inserimento di due maniglioni per consentire al passeggero di reggersi durante i passaggi più estremi.
Infine uno sguardo al futuro prossimo: la Grand Cherokee è solo l’inizio di un’offensiva di prodotto che a breve porterà sul mercato la nuova Compass, l’anello mancante tra Renegade e Cherokee. Ma non solo: gli uomini Jeep hanno già anticipato il debutto (nei prossimi anni) di Wagoneer, Grand Wagoneer e di un pick-up.
autore: Francesco Colla – corrieredellosport.it – 27/01/2017