(auto.it)
Primo test su strada per la nuova generazione giapponese
Dubrovnik (Croazia) – La nuova Nissan Micra, i cui primi esemplari saranno consegnati a partire da metà marzo, con un listino che parte da 12.600 euro, è ormai da tempo al centro dell’attenzione, visto che proprio il nostro mensile l’ha provata in anteprima sin dallo scorso mese di novembre.
Un modello che rappresenta una svolta rispetto a quello precedente, oltre ad essere tra le candidate al titolo di Auto dell’Anno 2017. Ora l’occasione per approfondirne la conoscenza, è arrivata da una presentazione internazionale, tenutasi a Dubrovnik, sempre bella ma bersagliata da una vera e propria bufera, prima di neve, poi di pioggia. Condizioni comunque valide per saggiare in ogni caso le qualità della Micra, giunta alla quinta generazione (la prima risale al 1983) e davvero stravolta rispetto alle progenitrici. Più “importante”, più grande (è lunga in pratica 4 metri), con il chiaro obiettivo di catturare una nuova tipologia di clienti.
Non più solo donne, che rappresentavano l’80% dei contratti stipulati, ma uomini giovani e dinamici, amanti delle caratteristiche di guida. E del design. Sempre soggettivo il giudizio, in questo campo, ma va subito detto che il compito appare riuscito. Con una personalità spiccata, visto che rispetto alla cugina Renault Clio i tratti sono decisamente più spigolosi. Disponibile solo a 5 porte, ha quelle posteriori con le maniglie nascoste dai montanti. All’interno è palpabile il lavoro fatto, con un cruscotto caratterizzato da due enormi strumenti circolari complessivamente piacevole, anche se nella parte superiore della plancia si poteva usare una plastica più morbida.
Riuscito, in compenso, l’accostamento bicolore dell’inserto centrale, particolarmente curato e, in questo caso, “morbido” al tatto. E a proposito di accostamenti sono davvero infiniti, con 100 combinazioni tra esterni e interni, per ogni tipo di gusto. Il bagagliaio è sufficiente, con la casa che dichiara 300 litri.
Comodi i sedili, sia davanti sia dietro, valido l’assetto, con un comportamento tendenzialmente neutro, come abbiamo potuto constatare sulle strade croate. Tre i motori a disposizione: un 1.0 litri aspirato a benzina da 73 CV, un altro a benzina di 0.9 litri turbo da 90 CV e un 1.5 dCi diesel da 90 CV, tutte motorizzazioni di origine Renault. Il mercato del segmento parla di una percentuale di motori a benzina pari al 44%, contro un 36% di diesel, il resto con altre alimentazioni.
Come cambio, sulla Micra, per ora, c’è solo un manuale a 5 marce, ma entro un anno dovrebbe arrivare anche un automatico. Il test è stato effettuato con il motore a benzina turbo e con il diesel. Valido il primo, con il caratteristico rumore dei 3 cilindri, ma mai fastidioso. Semmai disturba un po’ quella certa inerzia nello scendere di giri, tipica dei motori così frazionati. In compenso il consumo dichiarato è davvero limitato, pari, in media, a 22,2 km/litro con emissioni di 99 g/km. Più omogeneo il diesel da 90 CV, anche se non vedremmo male la versione da 110 CV, disponibile sulla Clio.
AUTO DELL’ANNO, LE 7 FINALISTE
In quanto agli allestimenti sono cinque: Visia, Visia+, Acenta, N-Connecta e Tekna. A disposizione abbiamo avuto quest’ultima, che, oltre all’impianto hi-fi Bose, ha anche il Safety Plus di serie, che comprende il dispositivo che segnala l’uscita di corsia, facendo vibrare violentemente il volante, correggendo la traiettoria, ma solo fino a un certo punto. Poi deve comunque intervenire chi è al volante. Notevole anche l’adozione del Nissan Trace Control, che aiuta non poco la direzionalità in curva, limitando quel sottosterzo tipico di una trazione anteriore. C’è poi la funzione che, tramite una telecamera, individua i pedoni, azionando la frenata automatica. E uno schermo da 7” montato sulla plancia in posizione centrale che ha radio Dab, navigatore e varie app.
Nutrita la schiera degli optional, come i fari full led, a 500 euro o il sistema di telecamere che controllano anche tutto il perimetro della vettura. Strano che non siano previsti, nemmeno a pagamento, i vetri posteriori a comando elettrico. Nemmeno sulla Micra 1.5 dCi Tekna, la più costosa della gamma, con i suoi 19.800 euro. Previsioni di vendita? Non più di 20.000 unità nel primo anno di commercializzazione, corrispondente, peraltro, alle unità garantite, per ora, dalla fabbrica francese di Flins.
autore: Lodovico Basalù – auto.it – 15/01/2017
http://www.auto.it/foto/news/2017/01/15-670147/nuova_nissan_micra_primo_test_su_strada/