Quale sarà il futuro delle auto elettriche?
E’ la domanda che ha dato il là all’indagine sulle vetture a zero emissioni nelle flotte aziendali, effettuata dalla nostra redazione e patrocinata da CEI-Cives e dall’Osservatorio Top Thousand, che ha coinvolto ben 60 aziende. Uno dei primi quesiti ha riguardato lo stato dell’arte delle auto elettriche negli attuali parchi auto.
IL QUADRO DELLE ALIMENTAZIONI
La survey sottolinea che quadro delle alimentazioni degli attuali veicoli non potrà che evolversi in un progressivo riequilibrio tra le percentuali: se oggi il diesel è protagonista assoluto, domani le alimentazioni si distribuiranno in base alla convenienza della singola scelta. Certamente molto dipenderà dalle normative e dagli interventi a sostegno di una o dell’altra tecnologia. Coesisteranno i carburanti fossili e l’elettricità. Il futuro delle auto elettriche, dunque, ha elevate potenzialità, anche se ci vorrà tempo.
IBRIDO, UN PUNTO DI PARTENZA
L’ibrido resta una chance per avviare la transizione all’EV, benché le ibride oggi in commercio, senza limiti di utilizzo rispetto ai diesel o ai benzina, non abituino granché i driver a comportamenti differenti. Gli EV “puri”invece richiedono un periodo di apprendistato e, per ora, non possono essere usati con le stesse libertà dei veicoli tradizionali.
CASE HISTORY VIRTUOSE
Naturalmente i dati sono medi, ma nel panorama delle aziende intervistate non mancano esempi eccellenti, come quello di un’azienda del food&beverage che vanta 111 veicoli elettrici su un totale di 163 veicoli in flotta. Questo per restare nel settore privato. Nel settore pubblico è facile imbattersi in realtà che hanno scelto gli EV per questioni ambientali e fiscali: nella distribuzione postale o nella gestione degli scali aeroportuali, gli EV arrivano anche al 10% della flotta.
fonte: FLEETmagazine – Jacopo Robusti – 07/11/2016