Centro Italia senza tregua e spunta anche la bufala-magnitudo
Gli abitanti del Centro Italia colpiti dal terremoto hanno tre nemici in questo momento. Il primo sono le continue scosse sismiche, che non danno tregua: una tortura psicologica. Il secondo è l’elefantiaca burocrazia. Infatti, sono già 80.000 le domande di sopralluoghi a immobili danneggiati. Ma, come spiega il presidente dell’Anci (Associazione Comuni), Antonio Decaro, “ci aspettiamo 200.000 domande. Sono quattro volte più che all’Aquila, più di ogni altra emergenza”. Vediamo se la macchina amministrativa sarà in grado di reggere. Il terzo nemico sono i complottisti che diffondono bufale in Internet, sin dal terremoto di agosto 2016. La loro tesi è che lo Stato diffonda dati fasulli sulla magnitudo del terremoto, spacciandola per più bassa di quanto in effetti sia, così da non risarcire i danni ai cittadini. La cosa, secondo altre teorie strampalate in qualche forum, riguarderebbe anche gli automobilisti. E noi approfondiamo proprio quest’ultima questione, partendo da una domanda: il proprietario della macchina danneggiata dal terremoto ha qualche possibilità di vedersi riconoscere un risarcimento?
Per prevenire
Sgombriamo il campo dagli equivoci: la polizza Rc auto obbligatoria non implica un rimborso da sisma, visto che copre solo i danni da circolazione. Il veicolo, prim’ancora del terremoto, deve già essere garantita contro quell’evento: serve una polizza in più, accessoria, facoltativa sia per l’automobilista sia per la compagnia assicuratrice. Si chiama polizza Eventi naturali, il cui costo varia parecchio in base alla zona in cui si risiede: maggiori le probabilità di sisma, più elevato il prezzo. Sempreché l’impresa assicuratrice, visti tutte le scosse di questi ultimi mesi, sia disposta a stipulare questa polizza accessoria. Quindi, se l’auto ha la polizza contro gli Eventi naturali, all’interno di quella garanzia è indicato l’elenco dei sinistri risarcibili. Non solo i “classici”: grandine, alluvioni, trombe d’aria, smottamenti, frane. Ma anche terremoti. A questo punto, se nella clausola che elenca gli eventi c’è il terremoto, allora la compagnia vi rimborserà. Però esiste un altro aspetto: le penalità. Ossia la franchigia (importo in euro prestabilito al momento della firma) e uno scoperto (una percentuale del danno).
La bufala della magnitudo
Secondo i complottisti, una legge del governo Monti fissa a 6.1 la soglia oltre la quale lo Stato è tenuto a sostenere il risarcimento danni per i cittadini. Stando ad altri complottisti, la regola riguarda perfino chi ha un’auto coperta dalla polizza Eventi naturali. In realtà, i risarcimenti dei danni si calcolano non sulla potenza (o magnitudo) dei terremoti, misurata dalla scala Richter, ma sull’intensità, rilevata (in base ai danni) dalla scala Mercalli. Lo Stato risarcisce in base ai danni rilevati. La scala Richter e quella Mercalli non sono collegate: se ci fosse un terremoto devastante, secondo la prima, ma in un’area priva di costruzioni (nel deserto), la seconda segnerebbe un dato vicino allo zero. È vero: ci sono stati dati divergenti sulla magnitudo del sisma di domenica 30 ottobre. Perché la magnitudo viene calcolata in diversi modi: tutti validi, ma basati su parametri diversi, e soprattutto disponibili in tempi diversi.
Sospensione Rc auto
Invece, chi ha la sola Rca può recuperare una parte di quanto già speso. Potete domandare lo stop momentaneo dell’assicurazione, per poi riattivarla se e quando ricomincerete a utilizzare la macchina: è la sospensione temporanea della Rc auto. Così da salvare il periodo pagato e non goduto. Basta recarvi in agenzia (oppure inoltrare la domanda alla sede dell’assicurazione) e chiedere che la polizza venga “bloccata” per un certo periodo, fino a 18 mesi; ovviamente, dovrete restituire alla compagnia il certificato. La sospensione parte da quando avete firmato un’appendice contrattuale. Non potrete circolare da quel momento. E la vostra classe di merito è salva per 5 anni. Se invece avete perso la vettura o ve ne volete sbarazzare perché danneggiata seriamente, avete diritto al rimborso del premio pagato e non goduto, al netto delle tasse (che rappresentano un quarto della tariffa). Comunque, l’Ania (l’Associazione compagnie) ha proposto alle imprese associate l’adozione di iniziative straordinarie in grado di agevolare gli assicurati delle zone terremotate.