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Insieme alla Cooper 1.5 turbo è l’ultima generazione a offrire un propulsore termico. Stile e tecnologia ricalcano l’offerta della nuova Mini elettrica. Il cambio? Solo doppia frizione
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Ultimo giro di giostra nella sua veste più classica: Mini Cooper S con motore benzina. Affianca la nuova Cooper tre cilindri turbo e la generazione F66 sarà l’ultima a offrire una motorizzazione termica accanto all’elettrica.Meno tasse per la tua azienda o P.IVA? Scopri come!edenred.it
Il futuro prevede esclusivamente Mini a batterie. L’orizzonte, però, complice il debutto nel 2024 delle due Cooper, è ancora piuttosto distante.
Dove il cambiamento, invece, è radicale e già in atto è sullo stile, che ricalca quanto già proposto dalle versioni elettriche della Mini.
E’ una Mini Cooper spigolosa e diversa
Al posteriore è una rivoluzione di linee e spigoli, forme triangolari che tracciano un volume visivamente molto aggressivo e ampio, un’idea di larghezza superiore ai 174 cm effettivi, peraltro misura identica alla Mini F56 che si appresta a lasciare la scena. In lunghezza, confermati i 3,87 metri per 2,49 di passo. Del bagagliaio, oggetto “virtuale” su una vera Mini, va detto dei suoi 210 litri. Lo stile del frontale abbina le forme avvolgenti degli archi passaruota e spigoli più accentuati sui lamierati del cofano motore, un andamento spiovente sulla maxi-calandra che a molti puristi Mini potrebbe far storcere il naso.
I prezzi della gamma Mini Cooper
La produzione delle due Mini benzina inizierà a marzo, la commercializzazione è attesa a primavera. Quanto costa la nuova Cooper? Con il motore 1.5 turbo benzina si parte da 28.900 euro, mentre per la nuova Cooper S 2 litri il listino parte da 31.900 euro. Ovviamente, come storia recente Mini insegna, attingere al lunghissimo elenco di optional e personalizzazioni rischia di far lievitare il prezzo di molte migliaia di euro.
Molta scena hi-tech e l’infotainment ruba la scena
È una Mini “digital” per tutti i contenuti connessi e le animazioni proposte. A partire dai fari, dalle luci a led modificabili su quattro diversi stili di “benvenuto”. A bordo, il sistema operativo MINI 9.0 dà la potenza di calcolo per le operazioni sul bel display Oled da 24 cm di diametro. Anche qui, massima personalizzazione. Un unico elemento per racchiudere multimedialità, strumentazione, regolazioni del clima, servizi connessi. Tutto davvero notevole per tecnologia applicata. Si può integrare la dotazione con l’head up display e realtà aumentata, in abbinamento alla navigazione 3D.
Il cambio? Addio al manuale
Sin dal 2001 della rinascita Mini, i fondamentali della vettura – sterzo, cambio, motore – hanno rappresentato le basi per giudicare la R53 prima, la R56 poi, fino alla serie F56. Il cambio, sulle ultime Mini Cooper e Cooper S è esclusivamente doppia frizione 7 marce. Si comanda dal selettore dietro al volante, mentre sulla plancetta sotto l’infotainment sono concentrati gli altri (pochi) comandi fisici.
Prestazioni sempre elevate
Le prestazioni dichiarate restano notevoli, Cooper 156 cavalli ha 230 Nm di coppia e scatta in 7″7 sullo 0-100 orari, fa i 225 km/h e consuma solo 5,9 lt/100 km (133 g/km di Co2). Decisamente più veloce e sportiva è Cooper S 204 cv, il 2 litri spinge con 300 Nm e porta un’accelerazione in 6″6 e 242 km/h. I consumi? Bassi per le prestazioni in gioco: da 6,1 lt/100 km (138 g/km di Co2).
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7/2/24
auto.it