Genova – La stretta sta iniziando a dare i suoi frutti e così la raffica di nuovi assunti, anche se agli occhi del comando si può far di più. Meno incidenti con feriti e un sensibile incremento delle contravvenzioni, comprese alcune che hanno sempre rappresentato una rarità, come le multe ai pedoni distratti. Le proiezioni dell’attività della polizia locale nei primi mesi del 2019 restituiscono un cambio di passo. In particolare l’aumento del valore economico delle sanzioni, in caso l’attuale ritmo fosse mantenuto fino alla fine dell’anno, sfiorerebbe il 30 per cento. Una inversione di tendenza, che si innesterebbe a valle di un andamento al ribasso che dura da diversi anni.
Le sanzioni su cui il Comune intende avere tolleranza zero sono in genere salate: violazioni dei limiti di velocità – la rete dei telelaser e autovelox non è mai stata così fitta – guida sotto l’effetto di alcol o droghe, mancate precedenze o semafori rossi bruciati rientrano nella lista delle priorità dettate dalla giunta comunale. E sono tutti severamente puniti dal Codice della strada (e da quello penale, nel caso di guida in stato di ebbrezza).
«Abbiamo dato indicazione di sanzionare tutti i comportamenti che hanno un impatto diretto e significativo sulla sicurezza stradale – dice l’assessore alla Polizia municipale, Stefano Garassino – ivi compresi quelli dei pedoni. A esempio, chi attraversa senza guardare o usando il telefono, mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei tanti scooteristi e motociclisti».
Vinicio Paselli