La Lotus rivede la propria strategia, abbandonando l’idea di vendere solo vetture a batteria entro il 2028 e aprendo alla tecnologie ibride plug-in
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MIGLIORE ALIMENTAZIONE POSSIBILE – Dal 2028 la Lotus sarà un marchio completamente elettrico. Anzi, no. La casa inglese, che dal 2017 è entrata a far parte del gruppo cinese Geely, ha annunciato un importante cambio di rotta, tornando sui suoi passi rispetto alla decisione di vendere solo auto elettriche entro il 2028. Lo ha detto il ceo Feng Qingfeng a un evento in Cina, confermando che la Lotus svilupperà una tecnologia plug-in con ricarica estremamente rapida da abbinare a un motore a combustione turbo: “In Lotus, abbiamo sempre scelto a migliore tecnologia di alimentazione disponibile, che si tratti di benzina, elettrico ibrido o range extender”, ha sottolineato Qingfeng in un’intervista al Wall Street Journal.
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NEL LUSSO NON FUNZIONA – L’annuncio segue un’impennata di popolarità dei veicoli plug-in in Cina, che ha portato diverse case a rivedere le proprie strategia. Tra queste c’è anche la Zeekr, anch’essa di proprietà della Geely, che ha recentemente espresso la volontà di offrire in futuro veicoli plug-in. In particolare è il segmento di lusso, in cui opera la Lotus, a dimostrarsi parecchio diffidente nei confronti della mobilità elettrica: “I motori delle auto di lusso sono già molto potenti e l’esperienza di guida è piuttosto simile rispetto a motori a 8 o 12 cilindri che funzionano bene”, ha continuato il ceo della Lotus..
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RANGE EXTENDER – Per il momento non si sa quali saranno i modelli a diventare ibridi “alla spina”: potrebbe trattarsi di auto completamente nuove ma anche aggiornamenti di vetture già lanciate in versione completamente elettrica, come la grande suv Eletre o la berlina sportiva Emeya. La casa inglese dovrebbe affidarsi a soluzioni con range extender, con il motore a combustione che agisce principalmente da generatore per la batteria, inizialmente scartata per le scarse prestazioni offerte dal motore a combustione quando la batteria è scarica. Tuttavia ora la Lotus promette di poter superare questo difetto, facendo in modo che il propulsore termico sia in grado di ricaricare la batteria in modo molto più rapido, evitando quindi di affidarsi unicamente alla potenza generata dal motore tradizionale. Da ferme, le nuove Lotus sfrutteranno un’architettura elettrica a 900 V per caricare la batteria in tempi rapidissimi, ha aggiunto Feng Quinfeng.
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22/11/24
alVolante.it
https://www.alvolante.it/news/auto-elettriche-anche-la-lotus-ci-ripensa-399653