Un robotaxi è un veicolo autonomo progettato per operare come taxi senza un conducente umano. Ecco su quali tecnologie si basa, quali vantaggi offre, quali normative serviranno per la loro circolazione anche in Europa dopo il debutto in California
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Le strade del futuro saranno percorse dai robotaxi, veicoli a guida completamente autonoma e senza conducente. Già dal 2018 Waymo, società di proprietà di Alphabet (Google), ha lanciato a San Francisco il suo servizio di robotaxi driverless, inizialmente dedicato ai dipendenti, che poi ha ottenuto il via libera per offrire corse al pubblico senza limitazioni. Quest’anno le vetture hanno ottenuto l’autorizzazione a circolare anche a San Mateo e Los Angeles. In California, dunque, chiamare un robotaxi e farsi portare in giro per la città da una macchina che non ha un conducente è già realtà. Un’esperienza singolare, che tra alcuni anni potrebbe diventare la normalità anche in Europa. Intanto a ottobre 2024 Elon Musk ha presentato in un evento pubblico Cybercab, robotaxi annunciato in primavera, che dovrebbe arrivare “prima del 2027”, proposto a un prezzo inferiore ai 30.000 dollari. Ma vediamo meglio cos’è un robotaxi, le differenze con i taxi tradizionali, la tecnologia, i vantaggi, le criticità.
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Cos’è un robotaxi
Un robotaxi è un veicolo autonomo progettato per operare come taxi senza un conducente umano. Questi veicoli utilizzano tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, sensori, lidar, radar e telecamere per trasportare i passeggeri da un punto all’altro in modo sicuro ed efficiente. I robotaxi sono parte dell’evoluzione verso la mobilità autonoma e sostenibile, dato che offrono soluzioni per migliorare la mobilità urbana, ridurre il traffico e diminuire le emissioni. Rappresentano perciò un passo significativo verso il futuro dei trasporti automatizzati, con applicazioni che spaziano dal ride-sharing alla logistica e al trasporto di persone in contesti urbani e suburbani.
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Differenze principali tra robotaxi e servizi di taxi tradizionali
Mentre i taxi convenzionali richiedono un autista professionista per operare, i robotaxi sono veicoli autonomi che utilizzano tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e sensori per percorrere le strade. Questo cambiamento dovrebbe ridurre i costi operativi, poiché elimina la necessità di pagare un conducente, e consente una disponibilità della vettura potenzialmente 24 ore su 24 senza alcuna pausa. I robotaxi possono ottimizzare i percorsi in tempo reale grazie a software di gestione del traffico, migliorando l’efficienza del servizio e riducendo i tempi di attesa per i passeggeri. Tuttavia, la loro adozione richiede infrastrutture tecnologiche avanzate e solleva questioni riguardanti la sicurezza, la privacy e la regolamentazione, aspetti meno prevalenti nei servizi di taxi tradizionali.
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Come funzionano i robotaxi: tecnologia e operatività
Al cuore del funzionamento dei robotaxi ci sono i sistemi di guida autonoma, che combinano sensori LIDAR, radar, telecamere e GPS per percepire l’ambiente circostante in modo dettagliato. Questi sensori raccolgono dati in tempo reale che vengono elaborati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, permettendo al veicolo di identificare ostacoli, pedoni, segnali stradali e altre vetture sulla strada. I robotaxi sono dotati di software di navigazione che pianificano percorsi ottimali e regolano la velocità e la direzione del veicolo. L’operatività dei robotaxi si basa anche su una connessione costante a reti wireless per ricevere aggiornamenti sul traffico e informazioni sulle condizioni stradali. Ma non bisogna avere la percezione che guidino veramente “da soli”. Di fatto, per anni le aziende hanno evitato di citare l’assistenza da remoto alle driverless car: l’illusione di una completa autonomia ha aiutato ad attrarre l’attenzione sulla tecnologia e incoraggiare i venture capitalist a investire. Ma ogni auto senza conducente è monitorata a distanza da uno o più tecnici. Questi veicoli sono spesso monitorati da centri di controllo remoto che forniscono supporto in caso di anomalie o situazioni impreviste, garantendo così un ulteriore livello di sicurezza e affidabilità. Questo però comporta criticità a livello di costi operativi: le spese associate all’assistenza remota, dicono gli analisti, sono una delle ragioni per cui i robotaxi faticheranno a sostituire le flotte di ride-hailing tradizionali di Uber e Lyft negli Stati Uniti e laddove questi servizi sono attivi (non in Italia).
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Intelligenza artificiale e guida autonoma nei robotaxi
L’intelligenza artificiale (IA) è il pilastro della guida autonoma nei robotaxi, perché abilita la capacità di prendere decisioni complesse in frazioni di secondo. Attraverso sofisticati algoritmi di machine learning, l’IA nei robotaxi è addestrata a riconoscere e interpretare una vasta gamma di situazioni, come la presenza di pedoni, veicoli o ostacoli improvvisi. Questa tecnologia consente ai robotaxi di adattarsi dinamicamente a condizioni variabili, come il traffico intenso o il maltempo. Inoltre, i sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di migliorare continuamente le loro prestazioni attraverso l’apprendimento dai dati raccolti durante le operazioni quotidiane. I robotaxi utilizzano reti neurali profonde per elaborare le informazioni provenienti dai sensori a bordo, come LIDAR, radar e telecamere, integrandole per creare una mappa tridimensionale dettagliata dell’ambiente circostante. Questa capacità di percezione avanzata è ciò che distingue i robotaxi dagli altri veicoli autonomi, permettendo loro di operare in ambienti urbani complessi.
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Tecnologie essenziali per il funzionamento dei robotaxi
Le tecnologie essenziali per il funzionamento dei robotaxi includono una combinazione avanzata di sensori, intelligenza artificiale, connettività e infrastrutture di supporto. I sensori come LIDAR, radar e telecamere giocano un ruolo cruciale, fornendo alle vetture la capacità di “vedere” e analizzare l’ambiente circostante in tempo reale. Questi sensori raccolgono dati dettagliati che vengono elaborati da potenti algoritmi di intelligenza artificiale per identificare ostacoli, segnali stradali, pedoni e veicoli circostanti.
La tecnologia di machine learning consente ai robotaxi di migliorare le proprie capacità di guida autonomamente, apprendendo da esperienze passate.
La connettività è un altro elemento chiave, permettendo ai veicoli di comunicare con infrastrutture intelligenti e ricevere aggiornamenti sul traffico in tempo reale, nonché istruzioni da centri di controllo remoto per gestire situazioni complesse o inattese. Infine, l’infrastruttura di supporto, composta da reti stradali digitalizzate e stazioni di ricarica rapida, è fondamentale per garantire l’efficienza e la continuità operativa dei robotaxi, assicurando che siano sempre pronti a fornire un servizio affidabile e sostenibile. . . .
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