Hyundai si conferma leader nella mobilità a idrogeno, presentando il nuovo concept Initium, preludio al modello di serie atteso per la prima metà del 2025
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Un primo passo, già nel nome. In occasione dell’evento Clearly Commited, tenutosi presso il Motorstudio Goyang (Corea del Sud), Hyundai mostra una nuova via della mobilità a zero emissioni. Oltre a puntare sulle classiche vetture elettriche, il Costruttore orientale valuta delle soluzioni alternative, quali Initium. Il nome, che in latino significa “inizio” o “primo” simboleggia il ruolo pionieristico dell’azienda, attenta a cogliere le ultime frontiere di settore.
La transizione ecologica sta avvenendo a velocità differenti, ma non esclude nessuno. Ognuno, in base alle proprie risorse, tenta di promuovere il cambiamento. Il bando dei motori benzina e diesel nel 2035 in Europa è l’esempio più chiacchierato, a maggior ragione da noi italiani, poiché ci andrà a colpire in prima persona. Nonostante il Governo attualmente in carica abbia espresso dei dubbi su una strategia unidirezionale, il cambiamento è dietro l’angolo.
A onor del vero, dovrebbe essere già cominciato, ma, ricollegandoci a quanto abbiamo appena detto, il processo appare frammentario. Il taglio sancito dalla legge di bilancio rischia di sferrare l’ennesimo duro colpo. Del resto, servono incentivi affinché le famiglie comuni possano permettersi i veicoli a zero emissioni. Quello dei prezzi di listino rimane un grosso limite: anche se in ottica futura sembra possibile l’avvento di auto elettriche economiche, l’attualità racconta un’altra realtà.
Se le BEV arrancano, i mezzi a idrogeno faticano in modo terribile. Toyota, la potenza numero uno nell’ambito dei motori, ha tentato di lanciare la Mirai. Suo malgrado, i potenziali compratori ne sono rimasti indifferenti, scettici circa il potenziale del sistema di alimentazione. Le colonnine di ricarica poco diffuse continuano a frenare le velleità dei produttori, ma la compagnia delle Tre Ellissi assicura di riprovarci. Quando i tempi saranno più maturi, sonderanno ancora una volta il terreno.
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Art of Steel
Dall’Asia arriva pure il prototipo Initium di Hyundai, attestante l’impegno della Casa nello sviluppare una società sostenibile basata sulla fonte energetica. Non si tratta di un esercizio stilistico fine a sé stesso, bensì di un assaggio del modello di serie con powertrain Fuel Cell (FCEV) che il brand svelerà nel primo semestre del 2025. L’esclusiva showcar, che racchiude i 27 anni spesi tra le fila interne nella tecnologia, segna, inoltre, il debutto dell’inedito linguaggio stilistico del design.
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Denominato Art of Steel (“arte dell’acciaio”), esso si ispira al carattere di HTWO, la divisione di Hyundai Motor Group incentrata sullo sviluppo della catena del valore dell’idrogeno. La grafica che parte dalla firma luminosa ispirata al simbolo ‘+’, presente nel logo della divisione, si fonde con il paraurti, in modo da creare un segno distintivo e specifico per il look dei veicoli FCEV, contraddistinto da un’illuminazione unica, volumi solidi e un’eleganza sofisticata.
Immediatamente riconoscibile come SUV, l’estetica di Initium integra alla perfezione la funzionalità per la vita quotidiana con la capacità di affrontare avventure outdoor, tramite linee decise, in grado di bilanciare solidità e raffinatezza. I cerchi da 21 pollici completano il colpo d’occhio, mentre il robusto portapacchi sul tetto aggiunge praticità a chi ama intraprendere spedizioni.
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Un SUV familiare
La progettazione di Initium si è focalizzata su tre elementi principali: autonomia di guida e performance; abitacolo e bagagliaio spaziosi; comfort e sicurezza. Dunque, l’idea è di capitalizzare i punti di forza dell’alimentazione dal punto di vista delle prestazioni, senza per questo esporre gli occupanti a eventuali pericoli.
In virtù di un accurato affinamento della tecnologia FCEV, la potenza del motore elettrico riesce a erogare fino a 150 kW. Ne scaturisce una marcia fluida lungo i tratti urbani e in autostrada è permesso raggiungere i limiti massimi. I serbatoi di generose dimensioni, le ruote studiate allo scopo di ridurre la resistenza aerodinamica e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento consentono di raggiungere un’autonomia superiore ai 650 km (i test sono stati effettuati con pneumatici da 18 pollici).
I progettisti hanno individuato una risposta efficace a uno dei maggiori punti critici: le poche infrastrutture di rifornimento. Grazie a un pianificatore di percorsi specifico, gli utenti possono facilmente tracciare un itinerario ottimale, trovando le stazioni lungo il tragitto, senza dover ricorrere ad app separate. Gli utenti hanno, pertanto, un prospetto accurato dell’accessibilità e dello stato di funzionamento di una stazione di rifornimento identificata, nonché del numero di mezzi in attesa.
Inoltre, la celle a combustibile a idrogeno erogano elettricità senza emettere sostanze inquinanti. L’energia può essere impiegata per alimentare e ricaricare vari elettrodomestici e dispositivi personali, mediante la funzione Vehicle-to-Load (V2L). In particolare, alla presa esterna è collegabile una spina domestica da 220V.
A livello di spazio, la Hyundai Initium corrisponde al perfetto identikit del SUV familiare. L’ampio angolo di reclinazione contribuisce al comfort provato anche dai passeggeri della seconda fila. In linea con il costante impegno per la sicurezza, Initium assicura una protezione elevata. È, infatti, dotata di una struttura anteriore multi-scheletro, rinforzi laterali e nove airbag.
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Il debutto in pubblico
Il debutto in pubblico del concept si terrà al Los Angeles Auto Show e all’Auto Guangzhou a novembre, ribadendo la posizione da leader della mobilità a idrogeno sulla scena globale. In aggiunta alla presentazione, la Casa ha ospitato una sessione di Hydrogene Heritage Talk, che ha illustrato i suoi 27 anni di lavoro nella tecnologia FCEV. All’arrivo del nuovo millennio gli investimenti profusi sono aumentati in misura esponenziale, con il via ai progetti Mercury e Polaris, quest’ultimo focalizzato su uno sviluppo indipendente. . . . .
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2/11/24
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