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Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso delle potenzialità della ricarica bidirezionale, cioè della possibilità per le auto elettriche, quando non utilizzate, di immettere nuovamente nella rete pubblica l’energia contenuta nelle batterie. Le vetture si trasformerebbero quindi in una sorta di sistema di accumulo capaci di scambiare elettricità con la rete, aiutando a stabilizzarla, magari durante i periodi in cui c’è una forte richiesta di energia.
I veicoli elettrici dotati di sistemi di ricarica bidirezionale possono quindi ricaricare nei momenti di eccesso di offerta per poi restituire l’elettricità quando la domanda è maggiore. Una possibilità che potrebbe far risparmiare alle compagnie energetiche europee e agli automobilisti molti soldi. Infatti, secondo una ricerca di Transport & Environment, realizzata dagli istituti di ricerca Fraunhofer ISI e ISE, si parla di un risparmio di oltre 100 miliardi di euro in 10 anni per l’UE.
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LA RICARICA BIDIREZIONALE FA RISPARMIARE
Dunque, grazie alla ricarica bidirezionale, la cosiddetta tecnologia vehicle-to-grid (V2G), le batterie delle auto elettriche potrebbero diventare il quarto “fornitore” di energia dell’UE (il secondo in Italia). Immagazzinando l’energia rinnovabile in eccesso, che altrimenti andrebbe persa, la flotta europea di veicoli elettrici potrebbe contribuire fino al 9% del fabbisogno energetico annuale dell’UE al 2040 (il 18% in Italia).
Grazie a questa tecnologia, nel 2030 il costo totale annuo del sistema elettrico dell’UE potrebbe essere ridotto di più del 5%, ovvero di oltre 9 miliardi di euro, per arrivare a 22 miliardi di euro di risparmi annui nel 2040 (in Italia 3,6), ovvero l’8%. Per il decennio tra il 2030 e il 2040, come accennato prima, si stima che i risparmi complessivi potrebbero ammontare a oltre 100 miliardi di euro.
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SERVE UNA NORMATIVA SPECIFICA
Fino a qui tutto molto interessante. Certo, le colonnine e le wallbox compatibili con questa tecnologia non sono ancora molte ma ci sono e continuano piano piano ad aumentare. Anche i nuovi modelli di BEV sempre più spesso sono compatibili con il V2G. Dunque, cosa frena ancora la diffusione di questa possibilità che sulla carta porta diversi vantaggi? Le normative.
Il potenziale di questa tecnologia rischia infatti di non essere sfruttato, in assenza di standard comuni dell’UE che garantiscano l’interoperabilità, cioè di uno standard unico di dialogo diretto tra tutti i veicoli elettrici e tutte le colonnine di ricarica. Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato al riguardo: Il V2G può decollare solo se garantiamo che tutti i veicoli elettrici potranno funzionare con tutti i sistemi di ricarica. I legislatori possono sbloccare il potenziale di questa tecnologia decidendo gli standard UE per la ricarica bidirezionale. Sarà una vittoria per i consumatori e l’ambiente, facilitando il progresso verso gli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia.
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Alcuni Paesi ci stanno lavorando ed in passato abbiamo parlato diverse volte di progetti pilota. Complessivamente, comunque, siamo ancora piuttosto lontani dalla possibilità di poter sfruttare adeguatamente questa tecnologia.
Altro aspetto interessante e positivo del V2G è che questa tecnologia può far crescere l’utilizzo dell’energia rinnovabile. Spiega lo studio: I veicoli elettrici collegati a casa o al lavoro potranno ridurre il fabbisogno di sistemi di accumulo – per immagazzinare energia quando c’è un eccesso di produzione eolica o solare – fino al 92% al 2040. In Italia potrebbero arrivare a rappresentare la quasi totalità della capacità di accumulo necessaria per stoccare la produzione rinnovabile in eccesso. Con il V2G, la rete europea potrebbe integrare fino al 40% in più di capacità solare fotovoltaica (in Italia il 47%).
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LE BATTERIE NON SOFFRONO, ANZI…
Quando si parla di ricarica bidirezionale si pensa spesso al maggiore stress che dovrebbero subire le batterie. A quanto pare, non ci saranno problemi, anzi, tutto il contrario. Secondo lo studio, infatti, la ricarica bidirezionale può addirittura arrivare ad allungare la vita delle batterie dei veicoli elettrici. Si parla di un +9% in quanto l’auto viene mantenuta in uno stato di carica ottimale. . . . .
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2/11/24
HD motori
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