Il settore della mobilità elettrica in Italia si trova in una fase di transizione. È fondamentale un quadro regolatorio e normativo in grado di favorirla e supportarla
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La mobilità elettrica è uno dei fattori chiave, nonché elemento abilitatore, della transizione energetica che stiamo vivendo. Per comprendere meglio l’attuale situazione di mercato, con dati e fatti oggettivi, il Gruppo E-Mobility di ANIE Federazione che rappresenta circa 70 aziende che operano nel settore delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, fornisce una panoramica sulle principali tendenze di mercato e del quadro regolatorio e normativo, sia a livello europeo sia nazionale.
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Mercato dei veicoli elettrici nel Mondo, in Europa e in Italia
A livello mondiale nel 2024 si prevede che verranno immatricolati 16,6 milioni di veicoli elettrici, portando il parco circolante cumulato a 56,8 milioni (fonte Ev Volumes). A livello di market share, la quota di veicoli elettrici rappresenta il 19,2%, quindi nel mondo circa un veicolo ogni 5 è elettrico. Più della metà di questi veicoli elettrici sono immatricolati in Cina, seguiti dall’Europa, dagli USA e poi dal resto del mondo.
In Europa, il mercato dei veicoli elettrici (BEV) ha mostrato una crescita significativa negli ultimi anni, passando da 745.000 immatricolazioni nel 2020 a oltre 2 milioni nel 2023 (fonte ACEA).
Nel 2024 il trend risulta in rallentamento: alla fine di agosto, le vendite sono calate dell’8,31% rispetto al mercato automobilistico generale, che invece è cresciuto dell’1,45%. Tuttavia, è da evidenziare come questo dato sia fortemente influenzato dalle vendite in Germania che a loro volta hanno risentito prima di un annunciato stop agli incentivi e poi di un ripristino degli stessi. Togliendo il dato tedesco, le vendite di auto elettriche in Europa fanno registrare un aumento del 5,09%, superiore alla crescita del mercato automobilistico complessivo.
Venendo all’Italia, i dati di fine settembre relativi alle auto elettriche (BEV) fanno registrare un incremento del 5,3% (fonte UNRAE), con un totale di 261.731 BEV circolanti. In particolare, nei primi mesi del 2024 il mercato ha risentito degli incentivi annunciati a fine 2023 che hanno mantenuto pressoché statico il mercato fino a giugno, incentivi auto che una volta attivati si sono esauriti in poco più di 8 ore.
Anche gli incentivi per la parte di infrastrutture di ricarica, in particolare quello dell’80% per i wallbox domestici, annunciati a fine 2023, sono stati resi disponibili solo a giugno 2024. Anche in questo caso, dopo un avvio di anno contratto, la risposta a seguito della pubblicazione dell’incentivo è stata più che positiva tanto che nei primi 3 mesi sono stati richiesti contributi per 8,7 milioni che andranno a finanziare più di 7.000 impianti (fonte MIMIT).
Per quanto riguarda la ricarica pubblica, in base ai dati Motus-e risulta raggiunta a fine giugno 2024 la quota di 56.992 punti di ricarica pubblici, di cui 10.438 di tipo fast. Va sottolineato come sia migliorata anche la situazione in autostrada arrivando ad avere 963 punti di ricarica presenti nel 41% delle aree di servizio.
Per quanto riguarda la ricarica privata, secondo il recente Smart Mobility Report realizzato da Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 erano attivi 500.000 punti di ricarica privati. Questi numeri, sicuramente alti rispetto al parco circolante, sono stati fortemente influenzati nel 2022 e, parzialmente, nel 2023 dalle installazioni incentivate dal superbonus 110%.
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Il quadro regolatorio: un supporto alla transizione
Le politiche di regolamentazione sono fondamentali per favorire la transizione verso l’energia pulita. A livello europeo nel 2024 sono stati pubblicati il regolamento AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation), dove vengono indicati obiettivi stringenti per la ricarica pubblica sia per i veicoli elettrici che per i veicoli pesanti, e la direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), che impone vincoli per l’elettrificazione degli edifici, incluso come e dove rendere disponibili predisposizioni o punti di ricarica.
Va evidenziato come questi provvedimenti rientrino nel programma Fit for 55 che mira alla riduzione delle emissioni di CO2 e come l’elettrificazione dei trasporti contribuisca al miglioramento della qualità della vita delle nostre città.
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Per quanto riguarda l’Italia, oltre ai citati provvedimenti per l’incentivazione delle auto (DPCM 20 Maggio 2024) e per l’incentivazione delle stazioni di ricarica domestiche (decreto direttoriale 12 giungo 2024), va evidenziato come siano in corso dei bandi legati al PNRR per la realizzazione in aree urbane ed extra urbane di 21.500 punti di ricarica di tipo fast.
Inoltre, il DL 48/2020 prevede entro il 1° gennaio 2025, per tutti gli edifici non residenziali con almeno 20 posti auto, l’installazione obbligatoria di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici.
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Sfide future: investimenti e proposte ANIE
Il Gruppo E-Mobility di ANIE evidenzia l’importanza di attrarre ulteriori investimenti per sostenere la crescita del settore che vede in Italia e in Europa numerose eccellenze nella produzione di stazioni di ricarica sia AC che DC.
In questo senso ANIE collabora con le istituzioni, mettendo a disposizione competenza e capacità di innovazione delle aziende associate. Allo stesso tempo, fornisce proposte concrete e reali per favorire uno sviluppo coordinato che tenga conto delle esigenze di oggi e di domani, come ad esempio la promozione di strutture di ricarica ”smart”. Questo approccio implica il supporto a diverse soluzioni tecnologiche. L’obiettivo è creare un contesto nel quale le tecnologie legate alla ricarica dei veicoli elettrici possano contribuire attivamente alla decarbonizzazione e alla modernizzazione del sistema energetico italiano.
In sintesi, il settore della mobilità elettrica in Italia si trova in una fase di transizione, sostenuto da un contesto normativo in evoluzione, ma con una solida capacità produttiva. Sebbene permangano margini di miglioramento, l’Italia sta investendo in modo significativo nell’espansione delle infrastrutture di ricarica.
In questo senso ANIE supporta e promuove un quadro regolatorio stabile e di lungo termine, essenziale per permettere agli operatori del settore di pianificare e attrarre investimenti a tutti i livelli.
A cura del Gruppo E-Mobility di ANIE Federazione
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28/10/24
Elettrico Magazine