.
A partire dal 2025, tutti i nuovi modelli che Opel lancerà saranno 100% elettrici. La rivoluzione di immagine e sostanza per il marchio tedesco è però iniziata prima, con la nuova Grandland che insieme a Frontera ha inaugurato la serie dei modelli nati sulle nuove piattaforme Stellantis.
In questo caso la “base” è la STLA Medium, inaugurata da Peugeot 3008. Come per la cugina francese rende disponibili vari gradi di elettrificazione, dall’ibrido leggero fino ad arrivare alla variante 100% elettrica. I in realtà Grandland è di fatto anche l’ultimo modello Opel a nascere con una gamma che comprende motorizzazioni endotermiche.
.
.
Opel Grandland: come è fatta
Il SUV tedesco, prima di tutto, sfrutta il nuovo pianale per crescere. Andando a ricoprire, almeno provvisoriamente, il ruolo di ammiraglia rimasto vacante dall’uscita di scena della Insignia. La lunghezza aumenta di oltre 17 centimetri rispetto alla precedente generazione, e arriva ora a 4,65 metri. Il passo sale ai 2,78 metri (1,5 cm in più per i modelli elettrici), ma cambia tanto anche dal punto di vista estetico.
Nuova Grandland è la prima Opel ad adottare un nuovo design ispirato alla concept Experimental in cui i designer del brand hanno voluto ridefinire il linguaggio stilistico, togliere il superfluo e dare risalto all’essenziale. Lo si nota nelle superfici pulite e nelle linee aggraziate del corpo vettura. L’auto, in effetti, è piacevolmente equilibrata ma non per questo cheap.
La cura emerge in dettagli con elementi come il nuovo Vizor anteriore tridimensionale (ha ora copertura trasparente e logo illuminato) o come gli inediti fari anteriori. Sono dotati di ben 51.200 Led ciascuno e consentono e migliorano notevolmente la visibilità anche in scarse condizioni di luce. Secondo quanto dichiarato dalla Casa riescono a illuminare un ostacolo 40 metri prima di fari tradizionali. Per la prima volta, poi, indirizzano il fascio di luce anche sulla segnaletica orizzontale, che risulta così più visibile.
.
.
Salendo a bordo si scopre la stella filosofia “Detox” degli esterni. L’auto ha rivestimenti dalle forme abbastanza movimentate ma non c’è eccessiva complessità dei pannelli interni. Le maggiori dimensioni hanno permesso poi, oltre che a creare un ambiente più spazioso per cinque occupanti, di avere una grossa plancia a sviluppo orizzontale e un generoso tunnel centrale tra i due sedili anteriori.
L’impostazione è classica, con due monitor dedicati rispettivamente alla strumentazione (con diagonale da 10”) e all’infotainment. Quest’ultimo, con diagonale che va da 10″ per l’allestimento Edition a 16” per il GS, e dotato di tecnologia touch, consente di comandare un sistema infotelematico di ultima generazione dotato di massima connettività e di assistente vocale in grado di interfacciarsi con le richieste dell’utente usando ChatGPT.
.
.
Oltre ai cinque posti comodi, la nuova Opel Grandland offre anche un bagagliaio davvero capiente: ha un volume di carico di 550 litri ma, abbattendo il sedile posteriore (40:20:40), si arriva a 1.645 litri. Prodotta nello storico stabilimento tedesco di Eisenach, dove si assemblano anche le batterie, Grandland è stata realizzata con un occhio all’ambiente. Ben 500 kg dei materiali che la compongono, quindi dal 20 al 30% della massa (il peso va dai poco meno di 1.700 kg della Hybrid agli oltre 2.200 della elettrica con batteria più grande), sono ottenuti da materie prime riciclate.
.
.
Opel Grandland: la meccanica
Opel Grandland sarà disponibile da dicembre, ma già ordinabile da inizio ottobre, sia con un 1.2 turbo da 136 CV mild hybrid a 48 volt con cambio automatico eDCT, sia 100% elettrica. In questo caso due sono le versioni disponibili, con batteria da 73 kWh e 82 kWh e la stessa potenza di 213 CV. Più avanti sono previste due ulteriori varianti, una Long Range con batteria da 98 kWh e circa 700 km di autonomia e una 4×4 con doppio motore, batteria da 73 kWh e 326 CV. Chiude il listino, in arrivo anch’essa in un secondo momento, la versione ibrida Plug-In da 195 CV.
.
.
Opel Grandland: come va
Durante il test abbiamo avuto modo di guidare sia le versioni elettriche sia la mild hybrid, che a 35.500 euro rappresenta il modello d’accesso. Monta un 1.2 tre cilindri a benzina da 136 CV di potenza “aiutato” dall’elettrico nel cambio. Questo eroga 21 CV e oltre 50 Nm ed è alimentato da una batteria da 0,4 kWh.
Pur efficiente e capace di percorrere, secondo la casa, quasi la metà delle distanze nel traffico urbano con la sola spinta elettrica, soffre un pochino il peso. Sono 1.675 kg, e si sentono soprattutto quando si cerca il cambio di ritmo. Risulta invece piacevole nello spunto e nelle accelerazioni da bassissime velocità, dove appunto lavora il motore elettrico.
.
.
L’auto, in generale, è confortevole e tutt’altro che impacciata. Un pochino rumorosa, specie all’entrata in funzione del motore a benzina, che comunque non trasmette vibrazioni. Si conferma però molto fluida, anche grazie a cambiate non rapidissime ma quasi impercettibili e anche qui, all’azione “amalgamante” del motore elettrico. Per contro, nelle partenze decise la coppia scaricata a terra è vigorosa e può innescare brevi pattinamenti ripresi quasi subito dai controlli elettronici.
.
23/10/24
AUTO tecnica
https://www.autotecnica.org/opel-grandland-come-va-la-mild-hibrid/