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Una modifica al regolamento che disciplina le assicurazione apre alla possibilità di compilare il CID online. Ma le associazioni dei consumatori e i periti frenano: rischi per chi ha scarsa dimestichezza con gli strumenti informatici
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Per tutto c’è una app, recitava un vecchio claim di un produttore di smartphone. E presto potrebbe esserci un’app anche a gestire gli incidenti su strada: una modifica al regolamento che disciplina la specifica delle assicurazioni apre infatti alla possibilità di sostituire il CID cartaceo con un modulo elettronico da compilare online, raggiungibile tramite applicazione o apposito sito.
Il CID (Convenzione di Indennizzo Diretto) è il modulo prestampato che, firmato da entrambi i conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro, vale come accordo sulla dinamica dell’incidente. La vera definizione sarebbe CAI (Constatazione Amichevole di Incidente), ma quasi tutti gli automobilisti utilizzano ancora la vecchia denominazione.
L’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha come detto aperto alla possibilità che il CID diventi virtuale. Nella pratica gli automobilisti potrebbero avere presto facoltà di denunciare il sinistro attraverso applicazioni mobili o web.
Fra i vantaggi teorizzati, quello di razionalizzare e semplificare tutte le procedure necessarie e il rispetto delle disposizioni sulla dematerializzazione del contrassegno e digitalizzazione dei documenti assicurativi. Quelle disposizioni cioè che ci consentono, fra le altre cose, di non dover più esporre il tagliando dell’assicurazione.
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I dubbi di associazioni e periti: “Complicazioni per utenti con scarsa dimestichezza informatica”
Come spesso capita quando ci sono novità così importanti, le reazioni a questa possibile svolta sono contrastanti. “Eliminando l’obbligo a carico delle compagnie di assicurazione di consegna del modulo cartaceo, sostituendolo con una applicazione informatica, si potrebbe complicare la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro, a maggior ragione nei casi in cui i sottoscrittori sono persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche” scrivono in una nota Assoutenti, Confconsumatori, Movimento Consumatori e Sna (Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione).
Sulla stessa falsariga l’intervento di Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni: “La possibilità di compilare il modulo di denuncia di sinistro solo in formato digitale non risulterebbe essere adeguatamente supportata dal contesto attuale e dalla competenza degli utenti” scrive un portavoce dell’associazione.
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“Considerato che un incidente stradale rappresenta sempre una situazione di disagio per le persone coinvolte, l’eventuale ricorso a procedure digitali non dovrebbe mai penalizzare chi ha una preparazione digitale limitata” continua poi la nota di Aiped.
La soluzione proposta dall’Associazione italiana periti estimatori danni riprende il motto latino in medio stat virtus: sì al CID digitale, ma senza sostituire totalmente quello cartaceo. “È necessario garantire agli utenti l’accesso sia al formato cartaceo che a quello digitale, affinché il sistema assicurativo possa rispondere adeguatamente alle diverse esigenze in ogni situazione” la chiusura.
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7/10/24
DMOVE.it