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Tanto dinamismo e iniziative, ma scarsa coesione e mancata regolamentazione: ecco i principali temi emersi al The Autonomous Main Event 2024, la kermesse dedicata allo sviluppo della guida autonoma in Europa
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In un momento in cui si discute continuamente sulla perdita di competitività europea nell’industria automobilistica, su tutti i fronti (da quello delle batterie a quello tecnologico), un appuntamento come The Main Autonomous Event, tenutosi a Vienna il 23 e il 24 settembre 2024, capita, come si suol dire, a fagiolo.
La location scelta, il Palazzo Imperiale della Capitale austriaca, ben si presta a sottolineare l’imponenza di questo evento, che ha visto la partecipazione di tantissime aziende coinvolte nella guida autonoma, altro settore nel cui sviluppo l’Europa è rimasta indietro rispetto a Cina e USA, non tanto per mancato sviluppo, quanto, e ne parleremo, per una mancata unità e una burocrazia lenta, cose che del resto abbiamo già affrontato e che mettono in luce tutti i limiti odierni di un’Unione che, così com’è, forse non va più bene.
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LA GUIDA AUTONOMA IN AUSTRIA
E anche l’Austria non è casuale: al pari della Germania, qui le leggi per quanto riguarda i test sono un po’ più snelle. E questo me lo ha raccontato chi mi ha invitato a questa corposa esperienza: ABA, Austrian Business Agency, l’agenzia del Ministero dell’Economia austriaco che si occupa di promuovere il Paese a livello internazionale come destinazione per le imprese, di tutti i tipi, supportandole nella costituzione di una società in Austria e nelle espansioni.
Una scelta interessante, dovuta anche al fatto che la Repubblica è oggi particolarmente in salute: la sua produttività è superiore al 16% della media europea, gli austriaci hanno un alto potere d’acquisto, e i costi di gestione delle aziende sono tra i più competitivi in Europa: a Vienna, la media dei canoni di locazione degli uffici è pari a 366 €/mq all’anno.
Per fare un confronto, a Copenhagen, che viene subito dopo, la cifra sale a 372 €/mq all’anno, a Berlino a 460, a Roma addirittura 505 €, mentre Parigi si riconferma la più cara, con 1055 €/mq all’anno secondo CBRE Research.
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Questo attira le sedi di molte aziende che quindi vedono l’Austria come test, sia per l’area tedesca sia in generale per capire la fattibilità dei loro prodotti. Ma non solo.
L’Austria è un paese fortemente industrializzato: secondo l’Eurostat l’industria pesa il 29% del PIL del Paese, ma la particolarità è che è particolarmente avanzata grazie ad enormi fonti di ricerca e sviluppo – nel 2022 il fondo era di 819 milioni di euro – e personale specializzato da tutto il mondo (attirato dagli stipendi alti e dalla qualità della vita). Sempre secondo Eurostat, l’Austria spende il 3,26% del PIL in ricerca e sviluppo, una spesa più alta della Germania e ben superiore alla media dell’Unione Europa inferiore al 2%.
Sono tutti dati che hanno creato vantaggi anche all’automotive europeo. Anche se non ci sono aziende automobilistiche austriache, quest’industria è piuttosto importante per il Paese, che nel 2023 ha investito 831 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo in questo settore, che vede 38.000 impiegati in 150 aziende, la produzione di 1,8 milioni di motori e trasmissioni e oltre 500.000 veicoli realizzati, tanto da avere una revenue di 18,6 miliardi di euro.
Nota è Magna Steyr, l’enorme complesso produttivo che oggi produce auto quali la Mercedes Classe G, le gemelle BMW Z4 e Toyota GR Supra, le Jaguar E-Pace e I-Pace, e ha prodotto anche la Fisker Ocean fino al fallimento della società. Non solo, sempre qui è stata prodotta la prima generazione della BMW X3, la prima Mini Countryman, l’ultima BMW Serie 5 prima di quella appena lanciata, oltre ai differenziali posteriori della Fiat Panda 4×4/Panda Cross attuale, oggi nota come Pandina.
Ma in Austria producono anche altre aziende, come Bosch, come CNH Industrial. E in Austria, soprattutto hanno sede alcune delle principali aziende per l’automazione dei veicoli, da TTTech (specializzata in sistemi di sicurezza) a Virtual Vehicle e ALP.Labs, a cui dedicheremo un articolo a parte, che rappresentano oggi alcune delle startup più avanzate nello sviluppo della guida autonoma, tanto da aver ottenuto autorizzazioni di test sia su autostrade in Stiria, sia anche su alcune zone urbane di Graz, e di aver progettato veicoli a guida completamente autonoma, di livello 4 e sperimentazioni di livello 5, sia su passenger cars sia su prototipi privi di pedali e volante, oltre che su autobus urbani.
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NELL’ERA DEI SOFTWARE-DEFINED VEHICLES
E qui torniamo a The Autonomous Main Event, che appunto riunisce tutte le aziende coinvolte nello sviluppo della guida autonoma. Partner dell’evento è la stessa ABA, ma anche protagonisti noti come Audi, Denso, TTTech, nonché il produttore di semiconduttori NXP, e Mobileye, la società israeliana specializzata nello sviluppo della guida autonoma.
Tra i presenti all’evento, anche AURORA, la società americana che ha sviluppato l’Aurora Driver, un sistema informatico che si può integrare nei veicoli a guida autonoma, e Volvo Autonomous Solutions, la divisione di Volvo Group (quindi non Volvo Cars) specializzata nello sviluppo di sistemi a guida autonoma e camion autonomi della società svedese.
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Ancora, abbiamo visto interventi di Continental, Woven by Toyota, Volkswagen, Bosch Mobility, Qualcomm, il gigante dei processori, Waymo, la società di Google per la guida autonoma. Tutti questi nomi, la maggior parte dei quali europei, fanno capire come nonostante tutto il Vecchio Continente sia particolarmente attivo nel non voler perdere questa battaglia.
Questa è la quarta edizione della kermesse, che ha debuttato nel 2021, e che come titolo ha avuto Cutting No Corners, molto indicativo e già riassuntivo di quello che poi si è andato a discutere per la maggiore: la lentezza dello sviluppo e dei test di guida autonoma in Europa. Nonché la difficoltà nel realizzare e gestire i cosiddetti Software-Defined Vehicles (SDVs), le auto che oggi sono basate sul software, e che i produttori occidentali, così ancora legati all’hardware, faticano a implementare. . . . .
. . . . CONTINUA:
https://www.fleetmagazine.com/the-main-autonomous-event/
29/9/24, FLEET magazine