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Volvo mette in mostra le sue nuove ammiraglie presso lo Studio di Milano, ed il presidente Michele Crisci chiarisce che la narrazione della stampa non corrisponde a ciò che sta accadendo
All’inizio del mese vi avevamo parlato del Volvo 90/90 Day, occasione in cui il marchio svedese aveva presentato la nuova ammiraglia plug-in hybrid XC90, in accoppiata con l’elettrica EX90. Vi rimandiamo al nostro articolo originale per caratteristiche e prezzi, ma nel frattempo Volvo ha portato le due nuove vetture presso il Volvo Studio di Milano, e così ha colto l’occasione per mostrarle alla stampa e fare il punto della situazione.
Lo potete vedere anche dalle foto che qui pubblichiamo, le nuove ammiraglie sono esattamente quello che ci si potrebbe aspettare. Auto di alto livello, con eleganza e uso dei materiali da prime della classe, con interni ben studiati, e impreziositi da inserti in vero legno e tessuto riciclato. Nel caso della XC90 il salto in avanti per l’infotainment è evidente, guadagnando il nuovo sistema che ha esordito con le elettriche, intuitivo, veloce, ben organizzato. Finalmente un sistema studiato per essere facile da usare e con meno distrazioni possibili.
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Entrambe le auto hanno 7 posti, con i due posti della terza fila un po’ sacrificati, ma tutto sommati discreti, e con buono spazio anche per la testa. XC90 e EX90 hanno in dotazione una ricca suite di ADAS (anche con LiDAR per l’elettrica), che però andranno testati in strada. Grande lavoro per l’impianto audio, con un fronte sonoro ampio, e volume che non distorce mai. La qualità al tocco, per tutti i materiali, è elevata, senza cattivi assemblaggi, rumori o scricchiolii vari. Valuteremo più avanti la resa anche durante la marcia. La prima sensazione è che XC90 potrà mantenere il successo avuto sin qui, ed anzi forse incrementarlo, mentre EX90 diventerà uno dei punti di riferimento per l’alta gamma 100% elettrica.
La serata però si concentrata sul tema del mercato e la risposta europea. Appena dopo il 90/90 Day varie testate italiane hanno parlato di dietro front di Volvo, con l’abbandono del solo elettrico, in vantaggio dell’ibrido e di una strategia abbandonata e modificata in corsa. Ebbene nella serata di ieri il responsabile delle pubbliche relazioni Roberto Lonardi e il Presidente Michele Crisci sono stati categorici: non è quello che sta succedendo.
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Volvo non ha cambiato strategia, ed il focus resta sull’elettrico, con l’ibrido plug-in che si affianca, cosa del resto prevista dal piano fino al 2030 come originariamente presentato. Se ci saranno più modelli plug-in (ed oltre alla XC90 anche altre vetture verranno rinnovate) si aggiungeranno alla quota di elettrico, ma non andranno a rubarne una fetta. Tutte le nuove auto saranno 100% elettriche. I punti chiave sono:
- Volvo non ha rinunciato all’elettrico né fatto alcun passo indietro
- Titoli che parlano di ‘rinuncia’, ‘dietro-front’ o ‘abbandono’ sono una speculazione giornalistica
- I modelli ibridi sono sempre stati nel piano prodotto di Volvo anche quando fu annunciata la strategia verso il full electric. In ogni caso erano già previsti nell’offerta Volvo fino al 2030
- Alla luce delle dinamiche del mercato è lecito prevedere una vita più lunga per le auto ibride
- Un mix fra modelli full electric e ibridi plug-in è la risposta più adeguata al mercato globale di oggi: il segmento premium full electric è ancora in fase di sviluppo in molti Paesi chiave
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Crisci ha voluto sottolineare anche l’andamento di Volvo rispetto al mercato europeo in agosto, che è sembrato disastroso. In realtà il marchio ora appartenente all’universo Geely ha performato molto bene, con vendite in aumento del 32% rispetto ad agosto 2023, e con i modelli full electric in crescita del 137%, soprattutto merito della EX30. Addirittura tra i 25 marchi con più vendite ad agosto, Volvo è l’unico con segno positivo.
Ma in Italia, dove l’elettrico ancora fatica? Anche qui in realtà Volvo va in controtendenza con il mercato, che registra un modesto +2,3% per le vendite di elettrico. Volvo, tra gennaio e agosto 2024, cuba invece addirittura il +416%. Una quota che poi si riflette anche nella penetrazione dell’elettrico nel mercato italiano, che in generale si ferma al 3,8%, e per Volvo invece arriva al 17,3%.
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Il Presidente di Volvo Italia si è preso anche la briga di andare ad analizzare il Rapporto sulla Competitività dell’Europa, redatto da un board guidato da Mario Draghi, e che per un lungo tratto analizza anche il mercato dell’auto. Il trattato offre uno specchio interessante della situazione, e si concentra su punti chiave: . . . .
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25/9/24, greenmove