Innovazione come parola chiave nel settore dei servizi di manutenzione del verde autostradale, per aumentare la sicurezza degli utenti. Questo l’approccio presentato da Ecogest, azienda leader nel settore a livello internazionale, al Global Summit di IBTTA di Siviglia. Attraverso il progetto ECOG 4.0,Ecogest propone, per la prima volta, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per una attività un tempo artigianale e manuale, oggi fortemente evoluta e radicalmente modificata dall’utilizzo delle nuove tecnologie.
Al Summit di Siviglia Valerio Molinari, azionista di riferimento e fondatore di Ecogest ed Ecogest North America, ha avuto la possibilità di confrontarsi con i vertici di alcune tra le società più importanti in Europa. “L’appuntamento di Siviglia con IBTTA – ha commentato Molinari – ci ha stabilmente collocato all’interno del dibattito internazionale sul futuro delle manutenzioni autostradali e sulla capacità, concreta e immediata, di innovare il settore. Tengo però a sottolineare che tecnologia ed innovazione, al servizio soprattutto della sicurezza stradale, hanno un senso solamente se la componente umana ha una preparazione e un livello di professionalità che la rendono moltiplicatore ed amplificatore di un know how che affonda nella notte dei tempi di questo servizio.”
La sicurezza stradale può trovare sicuramente un alleato nelle nuove tecnologie.
Strade e autostrade intelligenti e digitalizzazione del cantiere sono l’orizzonte verso il quale ci si sta muovendo: sistemi di comunicazione, droni, sensori, fotocamere, complessi algoritmi e molto altro ancora interagiranno fra loro per ridurre il rischio di incidenti ed aumentare la sicurezza per operatori e utenti della strada.
Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il sistema di gestione del verde autostradale, con una serie di priorità che guidano gli investimenti nella manutenzione e nello sviluppo del settore. La digitalizzazione consente la raccolta e l’analisi dei dati per monitorarne di continuo le condizioni, identificare tempestivamente eventuali problematiche e ottimizzare l’esercizio e l’operatività, garantendo allo stesso tempo sicurezza degli utenti e degli stessi operatori.
Le piattaforme di gestione del traffico avanzate integrano dati provenienti da sensori, telecamere e altri dispositivi per ottimizzare la mobilità, prevenire gli ingorghi e migliorare la sicurezza stradale, consentendo pertanto di programmare gli interventi manutentivi e, di conseguenza, il cantiere in accordo con il concessionario. Limitare chiusure o restringimenti delle corsie, rendono più fluida la circolazione, ma soprattutto abbattono i rischi di incidenti.
Il sistema di manutenzione delle infrastrutture autostradali deve essere gestito tenendo conto degli effetti dei cambiamenti climatici, adottando soluzioni resilienti e sostenibili per affrontare fenomeni come alluvioni, ondate di calore ed eventi meteorologici estremi. In questo senso la scelta delle nuove piantumazioni, ma anche di programmi di manutenzione della vegetazione innovativi ha un impatto determinante non solo sulla vita delle infrastrutture stesse, ma anche sulla vulnerabilità cui è sottoposta la rete viaria; limitare e contenere allagamenti a seguito di episodi estremi, come quelli registrati negli ultimi anni, ha un impatto fondamentale per migliorare le condizioni di sicurezza delle autostrade. L’impiego di macchine altamente tecnologiche come macchine a controllo remoto, macchine in grado di operare a distanza grazie a bracci lunghi fino a 15m, e ancora macchine in grado di operare su terreni con inclinazioni fino a 45°, consentono di diminuire i tempi di permanenza su strada delle squadre operative e di conseguenza abbattere drasticamente i rischi di incidenti, o semplici rallentamenti; condizioni oggi essenziali per garantire la sicurezza stradale e autostradale di utenti e operatori.
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17/9/24
AGEEI