La gamma ibrida di Opel è composta da diversi modelli che sfruttano la tecnologia a 48 volt per ottenere una riduzione di consumi e emissioni in atmosfera
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Il programma di elettrificazione della gamma Opel continua. Nel corso degli ultimi mesi, la Casa tedesca, parte del Gruppo Stellantis, ha rinnovato la sua gamma con il lancio di diversi nuovi modelli. In attesa di un completo azzeramento delle emissioni, con le vendite di sole auto elettriche, Opel ha scelto di puntare in modo deciso sulle sue ibride, grazie all’implementazione della tecnologia ibrida a 48 volt che oggi rappresenta un punto di riferimento per il brand e, più in generale, per il mercato delle quattro ruote europeo.
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Una gamma ibrida completa
La scelta di puntare sull’ibrido è evidente dalle ultime novità arrivate sul mercato. Opel ha oggi una gamma ricca di modelli che sfruttano la tecnologia ibrida a 48 volt. A disposizione della clientela c’è il nuovo Opel Frontera, un SUV compatto destinato a ritagliarsi uno spazio di primo piano sul mercato nel corso dei prossimi mesi, grazie a un prezzo a partire da 23.900 euro.
Al Frontera si affianca anche la best seller Opel Corsa. La city car di Opel continua ad essere una delle auto preferite dagli automobilisti europei. Ci sono poi l’Opel Mokka, un altro elemento centrale della gamma rialzata della Casa, a cui si affiancano le nuove Opel Astra e Opel Astra Sports Tourer. La tecnologia ibrida di Opel è integrata anche al top della gamma, con il SUV Grandland.
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Il focus è l’efficienza
La tecnologia ibrida di Opel, utilizzata anche da altri brand del Gruppo Stellantis, consente di ridurre i consumi, ottenendo, nello stesso tempo, una riduzione delle emissioni, con la possibilità di risparmiare fino al 18% (il dato si riferisce ai risultati ottenibili dalla Opel Corsa). Il motore benzina e il motore elettrico, nell’uso di tutti i giorni, riescono a lavorare assieme, per massimizzare l’efficienza e garantire prestazioni ottimali.
A bassa velocità, inoltre, il sistema ibrido di Opel consente al motore elettrico di gestire il movimento del veicolo in autonomia, in modo da poter realizzare brevi spostamenti a zero emissioni. In questo modo, è possibile arrivare ad utilizzare il motore elettrico fino al 50% del tempo, soprattutto quando gli spostamenti avvengono in città, dove è facile alternare stop e ripartenze.
La tecnologia ibrida di Opel prevede tre modalità di funzionamento (Eco, Normal e Sport) permettendo all’automobilista di poter scegliere l’opzione ideale in base alle proprie preferenze e al contesto di utilizzo. Alla base del sistema utilizzato da Opel c’è una nuova generazione di motori benzina a tre cilindri da 1,2 litri, realizzati in modo specifico per essere parte del sistema ibrido oltre che per soddisfare gli standard Euro 6e, utilizzando il ciclo Miller.
C’è spazio anche per una trasmissione elettrificata a doppia frizione e 6 rapporti, con la scatola della trasmissione che ospita anche il motore elettrico e l’inverter DC. Il motore elettrico è un motore sincrono a magneti permanenti ed è in grado di produrre fino a 28 CV e 55 Nm. C’è spazio anche per un motorino di avviamento a cinghia (con tecnologia a 48 volt) che, in combinazione con il motore elettrico, avvia il motore a benzina. Il sistema include anche una batteria agli ioni di litio da 48 V, con capacità utile di 432 Wh, e due reti elettriche, una a bassa tensione (12 V) per l’equipaggiamento dell’auto e una pda 48 V per alimentare il sistema ibrido.
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20/8/24
Virgilio Motori