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Come le flotte aziendali di auto elettriche, grazie alla tecnologia V2G, potrebbero prevenire i blackout energetici
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Con l’aumento della domanda di energia elettrica, specialmente durante le ore di punta, evitare i blackout è diventato una sfida cruciale per molti paesi. Una soluzione innovativa arriva dalle batterie delle auto elettriche attraverso la tecnologia V2G (vehicle-to-grid). Questa tecnologia consente alle vetture elettriche dotate di ricarica bidirezionale di restituire energia alla rete, diventando una risorsa preziosa nei momenti di maggior richiesta.
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La tecnologia V2G: un salvataggio per la rete elettrica?
Il concetto alla base del V2G è semplice: durante i periodi in cui l’auto elettrica è collegata alla rete, ad esempio mentre è parcheggiata sul posto di lavoro o a casa, può cedere parte dell’energia accumulata nella sua batteria per stabilizzare la rete elettrica. Questo scambio di energia bidirezionale non solo aiuta a prevenire i blackout, ma può anche generare un piccolo ritorno economico per i proprietari delle auto, vendendo energia alla rete quando i prezzi sono più alti.
Nel Regno Unito, un esperimento pionieristico chiamato V2VNY sta esplorando le potenzialità di questa tecnologia. L’obiettivo è testare se le flotte aziendali di veicoli elettrici possano effettivamente fornire supporto alla rete elettrica durante i picchi di consumo. Utilizzando modelli specifici di auto elettriche dotate di V2G, come quelli prodotti da Hyundai, Kia, MG e Genesis, l’esperimento sta già mostrando risultati promettenti.
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I benefici per le aziende e la rete elettrica
Per le aziende che possiedono flotte di auto elettriche, la partecipazione a un progetto V2G potrebbe offrire diversi vantaggi. Oltre a contribuire alla stabilità della rete elettrica e a prevenire blackout, le aziende potrebbero ridurre i costi operativi generando reddito extra attraverso la vendita di energia immagazzinata durante le ore di bassa domanda.
Il sistema V2VNY è progettato per ottimizzare questo processo, permettendo alle auto di cedere energia durante i periodi critici, come le calde giornate estive quando l’uso dei condizionatori d’aria aumenta drasticamente la domanda energetica. Allo stesso tempo, è possibile ricaricare le batterie durante le ore di minor consumo, quando le tariffe energetiche sono più convenienti. In questo modo, le auto possono essere utilizzate sia come mezzi di trasporto sia come batterie mobili per la rete elettrica.
C’è naturalmente la preoccupazione di rimanere con una batteria scarica nel momento del bisogno. Per ovviare a questo problema, i gestori del progetto V2VNY hanno sviluppato un sistema che consente agli utenti di impostare un limite minimo di carica, garantendo così che l’auto abbia sempre sufficiente energia per affrontare i viaggi quotidiani. Inoltre, l’intelligenza artificiale integrata nel software analizza i modelli di utilizzo del veicolo per ottimizzare la ricarica e l’energia ceduta alla rete.
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11/8/24
MONDO MOTORI