Si moltiplicano le joint venture con aziende del vecchio continente per assembrare in loco i veicoli ed evitare le tariffe, e stanno nascendo anche nuovi stabilimenti, Mettendo pressione sulle imprese europee
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Con le auto elettriche cinesi che sono state colpite dai dazi europei, le compagnie di Pechino hanno trovato un modo per aggirare le tariffe: produrre direttamente nel vecchio continente. Le aziende del gigante asiatico stanno stringendo accordi con quelle europee per produrre in loro alcuni dei loro modelli. Barcellona ospiterà presto l’Omoda E5, prodotto dalla cinese Chery Automobile che ha stretto una partnership con la spagnola Ebro-EV Motors. In Polonia, le city car T03 del produttore cinese Leapmotor stanno uscendo da una linea di montaggio di proprietà del produttore di Jeep e Fiat Stellantis. Nel frattempo, Byd ha annunciato la costruzione di un proprio stabilimento in Ungheria, con un altro all’orizzonte in Turchia, mentre Zeekr sta valutando i siti produttivi di proprietà della casa madre Geely.
Le trattative
Questo mese sono entrate in vigore le tariffe sulle auto elettriche cinesi, dazi che potrebbero portare ad aumenti fino al quasi il 40% su alcuni modelli, come conseguenza di un’indagine sull’esistenza di sussidi che il governo cinese destinerebbe ai produttori nazionali e che creerebbero una concorrenza sleale. Tra Bruxelles e Pechino sono in corso trattative per trovare un accordo sulla questione ed evitare i dazi supplementari prima che diventino permanenti a novembre. Il rischio è quello di scatenare una guerra commerciale, con la Cina che minaccia di prendere di mira con contro dazi le auto prodotte in Europa, carne di maiale, latticini e altri prodotti agricoli.
La Cina guarda oltre
Ma le aziende del gigante asiatico stanno già guardando oltre e mettendo in campo strategie di mercato alternative. E accettare queste partenrship con degli agguerriti concorrenti è un rischio per i giganti europei dell’auto, che però sembrano avere poca scelta, con il settore che ancora non decolla e mentre devono chiudere alcuni dei loro siti per adeguarsi alla crescita delle vendite globali. Entro la fine dell’anno, Chery spera di avviare la produzione nell’ex fabbrica della Nissan Motor Co. vicino al porto di Barcellona. “Siamo determinati ad andare avanti con il nostro team di lancio e con le nostre operazioni in Europa a breve, medio e lungo termine”, ha dichiarato Charlie Zhang, presidente di Chery Europe.
Come riporta Bloomberg, Chery ed Ebro puntano a produrre 150mila auto all’anno nello stabilimento spagnolo entro il 2029. Zhang ha spiegato che Chery mira anche a potenziare la ricerca e lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello locale “per diventare un’azienda veramente europea”. Inizialmente l’impianto spagnolo assemblerà auto da kit parzialmente “smontati”. In genere, tali veicoli vengono prodotti in località più economiche, smontati e poi riassemblati più vicino al luogo di vendita. Il processo, comune nella produzione di auto, consentirà di evitare i dazi che sono sulle auto finite e Bruxelles sta ancora decidendo come applicare le nuove tariffe alle joint venture.
L’assalto al mercato
Sebbene i produttori cinesi di veicoli elettrici abbiano finora conquistato meno del 10% della quota di mercato in Europa, la regione è lo sbocco più redditizio per aziende come Nio e Xpeng, soprattutto ora che l’Ue punta a vietare la vendita di auto nuove a benzina e diesel dal 2035. E i movimenti sono frenetici. Saic sta discutendo con il governo spagnolo su dove costruire il suo primo sito produttivo in Europa, Volvo, casa automobilistica svedese ora di proprietà di Geely, ha accelerato i piani per costruire il suo nuovo modello EX30 a Gand, in Belgio.
Leapmotor ha iniziato l’assemblaggio della T03 completamente elettrica a Tychy, in Polonia, in un sito produttivo di proprietà di Stellantis, solo sei mesi dopo l’annuncio della partnership. Utilizzando kit semi-assemblati, Leapmotor fornirà veicoli elettrici che potranno essere assemblati in qualsiasi stabilimento Stellantis in tutto il mondo.
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26/7/24
EUROPATODAY
https://europa.today.it/economia/auto-elettriche-cinesi-prodotte-europa-mossa-anti-dazi.html