.
Il design automobilistico può essere un’arte. Negli anni ’50, l’Alfa Romeo collaborò con Bertone e un giovane designer di nome Franco Scaglione per studiare le possibilità dell’aerodinamica e dei nuovi materiali. Il risultato furono tre prototipi spettacolari: il BAT 5, il BAT 7 e il BAT 9.
Basandosi sulla base tecnica dell’Alfa Romeo 1900, la BAT 7 ha sfruttato al massimo le possibilità della fibra di vetro per ottenere un design spettacolare e un coefficiente di resistenza all’aria di 0,19. Una cifra senza precedenti per l’epoca.
Nel 2020, sia il BAT 7 che i suoi “fratelli” BAT 5 e BAT 9 sono stati messi all’asta, come autentiche opere d’arte, da Sotheby’s.
A volte i sogni diventano realtà e un prototipo può essere messo all’asta come opera d’arte. Nel 1950, Bertone collaborò con il giovanissimo Franco Scaglione per sviluppare visioni di ciò che sarebbe potuta diventare l’auto sportiva del futuro, sotto gli auspici del “Biscione”. Il marchio ha fornito al progetto la base tecnica dell’Alfa Romeo 1900, affinché i team di progettazione potessero esprimere le loro idee più audaci.
Questo lavoro creativo si riflette nel progetto Berlinetta Aerodinamica Tecnica (BAT) che, tra il 1953 e il 1957, prende forma in tre veicoli tanto attraenti e irreali quanto diversi: il BAT 3, il BAT 5 e il BAT 9, con una numerazione che segue ordine delle proposte a grandezza naturale presentate da Scaglione.
Dopo l’entusiasmo suscitato dalla BAT 3 nel 1953, l’anno successivo fu la volta della BAT 7, che avrebbe avuto il suo battesimo del fuoco al Salone di Torino, dove fece scalpore per le sue linee grintose e aerodinamiche.
Il BAT 7 ha posto l’accento sull’aerodinamica. La sua silhouette elegante a forma di goccia d’acqua, il suo corpo completamente piatto, il suo frontale basso, il suo tetto piatto… non cercavano tanto di far innamorare il pubblico quanto di offrire una minima resistenza all’aria. A tal fine furono inclusi elementi come le curve morbide del cofano, i passaruota integrati nella carrozzeria, i fari integrati nel paraurti anteriore o le sorprendenti alette posteriori, grandi, affilate e inclinate verso il centro. Spettacolare nello stile e anche nel coefficiente aerodinamico: 0,19.
D’altronde il BAT 7 è stato anche un vero e proprio laboratorio per lo studio di nuovi materiali. Per la carrozzeria è stata scelta la fibra di vetro per ottenere un veicolo leggero ma resistente. Inoltre, per ottenere il massimo dalle prestazioni del motore da 90 CV dell’Alfa Romeo 1900, veniva garantito un elevato livello di stabilità e manovrabilità.
.
24/7/24
PASSIONE AUTO ITALIANE
https://www.passioneautoitaliane.com/2024/07/70-anni-dellalfa-romeo-bat-7-la-concept.html