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La Commissione Europea conferma lo stop ai motori termici entro il 2035, ma apre alla possibilità di usare carburanti sintetici come alternativa alle auto elettriche
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Insieme all’impegno verso la decarbonizzazione, l’Unione Europea conferma lo stop ai motori termici entro il 2035, introducendo però un’apertura all’uso degli e-fuels, come soluzione complementare alle auto elettriche.
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Il piano della Commissione Europea
Il divieto di vendita di auto con motori termici entro il 2035, parte del Green Deal europeo, prevede la progressiva dismissione dei veicoli a benzina, diesel, GPL e metano, incluse le varianti ibride. L’intento è quello di ridurre le emissioni del settore dei trasporti del 90% entro il 2040, promuovendo una mobilità a zero emissioni dominata dalle auto elettriche. Nel processo di transizione, non è più un tabù l’ipotesi di una coesistenza dell’elettrico con i carburanti sintetici.
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Stop ai motori termici: un obiettivo ambizioso ma contestato
Come noto, la decisione di vietare i motori termici ha suscitato dibattiti e divisioni tra le forze politiche europee, anche in virtù di interessi nazionali diversi. La Commissione Europea ha comunque accettato di includere gli e-fuels nel futuro quadro normativo. Questi carburanti, derivati da anidride carbonica e idrogeno, potrebbero garantire una seconda vita ai motori a combustione interna, specialmente per i piccoli produttori di auto sportive e per quei segmenti di mercato dove l’elettrificazione risulta più complessa.
Nel suo discorso al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, rieletta presidente della Commissione, ha sottolineato l’importanza di un «approccio tecnologicamente neutrale», dove i carburanti sintetici possono svolgere un ruolo significativo. Questa flessibilità potrebbe risultare cruciale per la transizione verso le zero emissioni, consentendo un graduale passaggio dal motore a combustione alle tecnologie pulite.
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La revisione del 2026 e il ruolo degli e-fuels
Entro il 2026, la Commissione Europea dovrà rivalutare la sostenibilità ambientale degli e-fuels e autorizzarne eventualmente l’utilizzo. Questo processo di revisione sarà fondamentale per stabilire se i carburanti sintetici potranno effettivamente rappresentare un’alternativa valida alle auto elettriche. Pascal Canfin, presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, ha specificato che le auto con motori a combustione interna potranno essere vendute solo se alimentate al 100% con e-fuels. L’approccio tecnologicamente neutrale dovrebbe permettere di gestire la transizione in modo più flessibile, tenendo conto dei progressi tecnologici e delle esigenze del mercato.
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Verso una mobilità sostenibile e competitiva
La transizione verso una mobilità sostenibile non riguarda solo la decarbonizzazione, ma anche la creazione di un’economia industriale competitiva e sostenibile. La von der Leyen ha sottolineato l’importanza di investire nel Clean Industrial Deal, al fine di creare industrie innovative e posti di lavoro di qualità. Nei primi 100 giorni del suo mandato, intende promuovere iniziative volte al consolidamento industriale dell’economia europea e alla decarbonizzazione del settore trasporti.
La realizzazione di una rete di ricarica elettrica adeguata sarà essenziale per supportare la diffusione delle auto elettriche e garantire una transizione senza intoppi. Inoltre, la Commissione dovrà monitorare attentamente i progressi tecnologici e affrontare eventuali ritardi nella realizzazione delle infrastrutture necessarie.
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23/7/24
moveo by Telepass
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