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Due enti di sicurezza americana gettano dubbi sull’utilità dei sistemi di mantenimento della corsia. Ma lo studio è da prendere con le pinze: analizza due sole tecnologie, e pure vecchie
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Sotto la sigla ADAS sono racchiusi tutti i sistemi avanzati di assistenza alla guida, quei sistemi di sicurezza attiva che aiutano il conducente durante la guida, agevolandola e aumentando il livello di sicurezza. Fanno parte di questa categoria il Cruise Control adattivo, la frenata automatica d’emergenza, i sensori di parcheggio e il sistema di mantenimento della corsia.
Proprio questo sistema è stato oggetto di uno studio di due importanti enti di sicurezza stradale statunitensi, che sono giunti a una conclusione inattesa: secondo l’IIHS, il sistema di mantenimento della corsia non rende la guida più sicura, e non ci sono sensibili differenze, in termini di incidenti, fra auto che lo utilizzano e auto sprovviste.
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Lo studio ha tenuto conto solo di auto Nissan e BMW, con sistemi vecchi
C’è però da fare subito un’importante precisazione: i test dell’Insurance Institute for Highway Safety e dell’Highway Loss Data Institute – i due enti coinvolti nello studio – hanno tenuto in conto solo due vecchi sistemi di assistenza alla guida di BMW (Driving Assistant Plus) e Nissan (Nissan Rogues con ProPilot Assist). È quindi, per sua natura, uno studio solo parziale.
Partiamo dal principio: quando si parla di sistemi per il mantenimento della corsia, si parla di un sistema con diverse sfaccettature. Il sistema LDW (Lane Departure Warning) segnala al conducente, tramite un avviso acustico o visivo e una vibrazione dello sterzo, un cambio di corsia involontario.
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Ben più avanzato è invece l’LKA, il Lane Keep Assist. Questo sistema supporta attivamente il guidatore, intervenendo direttamente sul volante quando la videocamera rileva che l’auto si sta avvicinando troppo alla linea di demarcazione della corsia. In pratica, quando si attiva l’LKA, viene generata automaticamente una controsterzata che riporta la vettura entro la corsia di appartenenza. Ovviamente, in caso di inserimento dell’indicatore di direzione e quindi di volontà del conducente di cambiare corsia, il sistema non si attiva.
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Analizzando il numero di incidenti connessi a un cambio di corsia, non ci sarebbe sostanziali differenze
Lo studio dei due istituti americani parla però di una sostanziale inutilità di questo sistema: uniformando alcune variabili come età del conducente, sesso dello stesso, anno di fabbricazione della vettura e altro ancora, non c’è alcuna differenza significativa, nel numero di incidenti dovuti a un cambio di corsia involontario, fra auto con Lane Keep Assist e auto sprovviste.
Numeri di incidenti molto simili anche analizzando il sistema Nissan, sia nel paragone con auto sprovviste del sistema sia in quello con auto con Lane Keep Assist presente, ma disattivato a causa della velocità bassa.
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“Non abbiamo nessuna prova che l’automazione parziale dei veicoli aiuti a prevenire gli incidenti” scrive Jessica Cicchino, vicepresidente dell’IIHS. “E senza prove, le autorità di regolamentazione non dovrebbero considerarle funzioni di sicurezza” conclude la dirigente.
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15/7/24
DMOVE.it (da: IIHS)