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Dopo 40 anni lo stabilimento spagnolo di Navarra termina la produzione della Polo per fare spazio ai modelli alla spina. Intanto però a Bruxelles una fabbrica Audi incentrata sui nuovi veicoli a zero emissioni si avvia verso la chiusura. Che combina Volkswagen con l’auto elettrica?12 Luglio 2024 15:49
Anche se non c’è più Herbert Diess al volante, silurato quando iniziò a dire che pur di raggiungere gli obiettivi sull’auto elettrica Volkswagen avrebbe eventualmente ridotto la propria forza lavoro, la Casa europea che più di tutte ha abbracciato la nuova tecnologia con entusiasmo (forse anche per far dimenticare lo scandalo del dieselgate) sta mettendo in atto la dieta ferrea annunciata lo scorso anno. Una dieta resa ancor più draconiana dal fatto che le vetture a batteria non vendano come auspicato.
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LA BOLLA DELL’AUTO ELETTRICA FA SOFFRIRE VOLKSWAGEN
La bolla dell’auto elettrica ha ripercussioni tali sui piani industriali del Gruppo di Wolfsburg che, per la prima volta nella sua storia, Volkswagen potrebbe chiudere uno stabilimento in Europa. Sotto la scure dei tagli è finito infatti lo stabilimento a Bruxelles di Audi che attualmente occupa circa 3mila persone e aveva fatto notizia per essere il primo impianto di produzione a grandi volumi certificato “a zero emissioni di CO2 al mondo nel segmento premium”.
Ben 107.000 metri quadrati dell’hub hi-tech erano stati infatti destinati soltanto a impianti fotovoltaici per generare attualmente non meno di 9.000 megawattora di energia sostenibile per ricaricare circa 90.000 unità di Audi Q8 e-tron e a ridurre le emissioni di carbonio di 1.881 tonnellate. Un vero e proprio gioiellino green.
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L’ENERGIA SOLARE NON BASTA A SALVARE L’IMPIANTO..
Wolfsburg, che ha nel proprio portafogli il marchio Audi, intende procedere con 2.600 licenziamenti nel giro di un anno, che vuol dire di fatto chiudere l’impianto dal momento che vi resterebbero nemmeno 400 dipendenti. Un fulmine a ciel sereno per uno stabilmento freschissimo di maquillage che era partito a spron battuto sfornando modelli elettrici come la Q8 e-tron, le cui vendite sono scese dell’8,2% nei primi sei mesi dell’anno a causa della bolla dell’auto elettrica.
“Audi sta registrando a livello globale un calo degli ordini nel segmento delle elettriche premium”, ha spiegato il costruttore tedesco, sottolineando che la “famiglia dei modelli Audi Q8 e-tron risente di un trend specifico del segmento. La Q8 e-tron ha segnato l’inizio della mobilità elettrica per Audi nel 2018 e ha avuto un grande successo in tutto il mondo per molti anni. Con l’aumento dei nuovi modelli sulla Premium Platform Electric, l’azienda sta ora assistendo a un calo della domanda”.
Lo stop nelle vendite del segmento dell’auto elettrica del resto insiste a tal punto sui conti Volkswagen che il quartier generale a Wolfsburg ha anche ridotto le previsioni complessive sul ritorno operativo tra il 6,5% e il 7%, contro il 7% e il 7,5% vaticinato in precedenza.
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L’ADDIO ALLA POLO GELA LA SPAGNA
I piani sull’auto elettrica hanno scombinato anche un’altra storica realtà del gruppo Volkswagen: dopo 40 anni e circa 8,5 milioni di vetture sfornate, infatti, è terminata la produzione della Polo all’interno dello stabilimento spagnolo nella regione della Navarra, nei pressi di Pamplona.
La produzione del fortunato modello non terminerà in assoluto ma proseguirà nell’impianto a Kariega, in Sudafrica. Il polo iberico comunque non condivide le medesime sorti dell’impianto Audi di Bruxelles: non è destinato alla chiusura ma al riammodernamento a presidio delle nuove sfide imposte dall’era dell’auto elettrica.
Volkswagen intende destinare a Navarra la produzione di una propria vettura a batteria, forse la ID.2 X e di un’auto elettrica Skoda, con ogni probabilità la Epiq, entrambe basate sulla piattaforma MEB Entry. Anche l’impianto di Audi a Bruxelles da 563.321 metri quadrati produceva elettriche ed è rimasto molto presto senza energie: per questo l’addio spagnolo alla Polo, che aveva garantito 40 anni di operatività, è velato oltre che dalla nostalgia dalla preoccupazione sul futuro dell’automotive in Europa.
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12/7/24
START MAGAZINE