Una ricerca rende noti nuovi dati sugli incidenti che coinvolgono veicoli a guida autonoma, confrontandoli con quelli guidati da esseri umani
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Una ricerca pubblicata recentemente sul giornale Nature rende noti nuovi dati sugli incidenti che coinvolgono veicoli a guida autonoma, confrontandoli con quelli guidati da esseri umani. Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università della Florida Centrale, ha analizzato più di 37.000 incidenti per valutare il rischio in vari scenari.
I risultati suggeriscono che i veicoli a guida autonoma di livello 4 sono generalmente meno inclini agli incidenti rispetto a quelli guidati da persone in carne e ossa. In particolare, hanno mostrato una probabilità del 36% in meno di essere coinvolti in incidenti con infortuni moderati e una diminuzione del 90% nella possibilità di incidenti fatali. Inoltre, il rischio di collisioni da tamponamento si riduce di circa la metà, mentre il rischio di collisioni trasversali è stato circa un quinto rispetto a quello dei veicoli guidati da umani.Nonostante i dati favorevoli, la ricerca ha evidenziato alcune criticità.
Tuttavia, gli AV di livello 4 sembrano avere prestazioni inferiori in situazioni specifiche come la gestione delle curve o durante l’alba e il tramonto, circostanze in cui il rischio di incidenti quasi raddoppia. Queste difficoltà sottolineano la necessità di ulteriori perfezionamenti nella tecnologia dei sensori e degli algoritmi di guida autonoma.
Il problema degli incidenti aumentati al crepuscolo e all’alba potrebbe essere attribuito ai limiti dei sensori degli AV, che faticano in condizioni di illuminazione difficili. Tuttavia, è stato anche osservato che gli AV hanno prestazioni notevolmente migliori in condizioni meteorologiche avverse, come pioggia e nebbia, grazie all’uso di radar e LiDAR, che migliorano la visibilità in tali condizioni.
Missy Cummings, direttrice del Centro di Autonomia e Robotica presso l’Università George Mason, e ex consulente per la sicurezza presso l’Amministrazione Nazionale per la Sicurezza del Traffico Stradale, ha espresso il suo scetticismo sui risultati. Cummings ha criticato la scelta di analizzare insieme veicoli di livello 2, come quelli prodotti da Tesla, e veicoli di livello 4, sottolineando le significative differenze nel modo in cui queste due categorie di veicoli operano. Infatti, mentre i veicoli di livello 4 possono operare senza un conducente umano, i veicoli di livello 2 richiedono ancora l’intervento dell’uomo.
Il professor Mohamed Abdel-Aty, coautore dello studio e direttore del Laboratorio per il trasporto sicuro e intelligente presso l’Università della Florida Centrale, ha precisato che nonostante lo studio includa dati su entrambi i livelli di autonomia, il focus principale è stato sui veicoli di livello 4. Abdel-Aty ha inoltre sottolineato la necessità di raccogliere più dati per poter fornire una valutazione più accurata del comportamento degli AV in situazioni critiche.
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19/6/24
tom’s HARDWARE / Motorlabs