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Quante fake news contro l’auto elettrica ! Un ex dirigente di ricerca dell’Enea ci scrive partendo dall’esperienza con una 500e: “Vi racconto una storia vera…”.
“Da diverso tempo trovo nel web siti piuttosto sconcertanti che pubblicano a profusione ‘fake stories’ contro l’utilizzo dei veicoli elettrici. Verosimilmente tali siti rappresentano e supportano il ‘partito dei climatoscettici’, che mal vede la necessaria transizione ecologica. Per compensare un poco tanta disinformazione vi offro la mia esperienza. Una piccola storia vera in deciso contrasto con tante vicende fasulle“.
Quante fake news… Vi racconto la mia vita in 500e
“Da oltre due anni in famiglia utilizziamo una splendida 500 elettrica, e ne siamo totalmente soddisfatti. La guida è un esperienza emozionante.Un altro mondo rispetto alla concorrenza a base di Carbonio! La 500 a batteria è agilissima, scattante anche alle basse velocità, ovviamente silenziosa e regala emozioninuove, segnalando l’avvento di una nuova era nell’automotive.Chi non ha ancora provato un auto elettrica non mi può capire. Si guida con due mani (saggiamente obbligatorie,altrimenti arriva un allarmino molto esplicito) ed un solo piede. Normalmente il destro, mentre il sinistro va finalmente in vacanza e smette di premere continuamente la frizione come fosse una punizione divina. Niente leva del cambio, solo pochi pulsanti per scegliere avanti-dietro e parcheggio: anche la mano destra perde una antica schiavitù ! Nel traffico la vettura risulta riuscita in tutti gli aspetti: accelerazione bruciante, frenata garantita (automatica in presenza di un ostacolo in avvicinamento) anche se non freni, ottima visibilità“.
Ricarico a casa con costi bassi e il piacere di guida è unico
“Devo ammettere che la piccola Fiat risulta più performante della vettura ‘di famiglia’ (un turbodiesel da 115 CV con 11 anni di vita, che spero di poter presto sostituire con una berlina a batteria). La ricarica non è mai stata un problema. Di notte in garage bastano 5 ore, 4 o 5 volte la settimana, per accumulare piu di quanto normalmente necessario. Certamente non abbiamo il ‘vizietto’ di andare spesso a Reggio Calabria o a Vienna con una utilitaria per dimostrare quanto le auto BEV abbiano problemi di autonomia ! Viviamo in provincia e andiamo a Roma. Con un pieno di 42 KWh percorriamo tra i 250 ed i 320 Km, in funzione soprattutto di stile di guida e utilizzo di sistemi ausiliari, molto più del sinora ‘quotidiano indispensabile’. Il costo del KWh è quello per uso domestico, molto al di sotto delle cifre astronomiche (60-90 cent a KWh) di cui si discute riguardo le colonnine pubbliche. E poi con una BEV puoi entrare nella ZTL e parcheggi senza pagare nelle strisce blu ! Certo, non è sempre possibile trovare un parcheggio blu libero.. Ma quando ci riesci, più spesso di quanto immaginassi, la soddisfazione è notevole“.
Emissioni trascurabili dalle auto termiche? La verità è un’altra…
“Manutenzione? In due anni, due tagliandi. In entrambi i casi un’oretta di attesa, e complessivamente meno di 200 euro di spesa. Non male. Infine guidando un veicolo elettrico sappiamo di ridurre le emissioni di gas serra e di gas inquinanti nell’atmosfera spesso velenosa delle nostre città. E questo fatto ha una valenza maggiore di quanto normalmente percepiamo. Alcuni pensano che essendo il contributo italiano di emissioni di CO2 una piccola frazione delle emissioni planetarie totali, sia inutile cercare di decarbonizzare il nostro Paese. Forse sarebbe più da ‘furbetti’ rallentare la rivoluzione verde e non migliorare le cose ‘troppo in fretta’ ! Invece sta emergendo – grazie ai dati misurati con i satelliti – una realtà ben diversa. Poiché l’Italia è piccola rispetto ai grandi inquinatori USA e Cina, avviene che la nostra densità superficiale di emissioni sia tra le più alte del pianeta (insieme a Germania, Polonia, Inghilterra e altri). E questo comporta negli strati bassi della nostra italica atmosfera un effetto serra rinforzato, che favorisce il riscaldamento accelerato del nostro paese rispetto al trend globale“.
Quante fake news / Ossidi di azoto, polveri ultrafini… Questo respiriamo in città
“Le nostre estati sono sempre più roventi ed il fenomeno (che ormai causa circa 10.000 decessi prematuri all’anno secondo le stime della OMS) si intensifica. Con un trend che è circa il doppio della media planetaria. Questa problematica situazione evidenzia la utilità di accelerare in Italia tutte le azioni di decarbonizzazione per contrastare i fenomeni per noi dannosi nei Cambiamenti Climatici. L’utilizzo delle auto elettriche può essere uno degli elementi di questo sforzo. Soprattutto se si considera che con tali vetture si abbattono gli inquinanti atmosferici emessi nelle nostre città (ossidi di azoto, polveri ultrafini, composti organici volatili). Che risultano essere la causa di ben 60.000 decessi l’anno (ancora una stima di OMS). Delle problematiche connesse con le emissioni di sostanze inquinanti e climalteranti si occupa l’Experts Panel on Polluting Emissions Reduction (EXPAPER). Lo scorso anno si è riunito in ottobre in Livorno e quest’anno in novembre in Roma“.
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17/6/24
vaielettrico