Carlos Antunes Tavares è l’amministratore delegato di Stellantis e durante la quarantesima Annual Strategic Decision Conference di Bernstein ha detto che: «Quando i governi fermano gli incentivi, il mercato non rallenta ma collassa». «I governi devono sostenere i consumatori per rendere l’auto elettrica economicamente accessibile». «C’è qualcosa nella mentalità dei consumatori che fa dire loro “Se non mi aiuterete, io non vi aiuterò”».
Tavares è un grande competente e discutere con lui del mercato automobilistico sarebbe come voler insegnare il Catechismo al Papa. E infatti qui l’intenzione non è quella di negare la validità delle sue parole, quanto di indicare che esse dimostrano una verità diversa. Se, quando si fermano gli incentivi, il mercato collassa, significa che l’auto elettrica (al suo prezzo reale) è largamente fuori mercato. Diversamente (come giustamente dice Tavares) le vendite si limiterebbero a rallentare. Il consumatore che pensa di comprare un’automobile confronta molto accuratamente marche, modelli e prezzi. Se in questa gara l’auto elettrica è perdente, è segno che economicamente, è un prodotto nato morto. È questo «quel qualcosa che, nella mentalità dei consumatori» li induce a non comprarla.
Infine, non è vero che «I governi devono sostenere i consumatori per rendere l’auto elettrica economicamente accessibile». Se per Tavares attualmente quell’auto non è economicamente accessibile, perché mai i governi dovrebbero tentare la rischiosa impresa di contrastare il mercato, per giunta a spese dei contribuenti? In quale Bibbia è scritto, quel dovere dei governi? I prezzi non dovrebbero mai essere distorti dallo Stato.
L’auto elettrica sarà l’auto del futuro quando avrà prestazioni tecnicamente ed economicamente migliori delle attuali auto a combustione interna. E allora le soppianterà, come le lampadine a led hanno soppiantato quelle a incandescenza. Non prima.
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31/5/24
ItaliaOggi
https://www.italiaoggi.it/news/l-auto-elettrica-non-si-regge-da-sola-2633370