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Le città italiane- a eccezione di Milano– sono meno “green” rispetto alle grandi smart city internazionali: il capoluogo lombardo si posiziona settimo in Europa, mentre Roma è al 28esimo posto e Napoli al 34esimo. Mobilità elettrica, colonnine di ricarica e zero emissioni: a che punto siamo?
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L’Unione Europea ha stabilito che entro il 2035 tutti i veicoli dovranno essere elettrici, suscitando reazioni negative tra aziende e produttori per la scadenza così ravvicinata. Eppure i vantaggi delle auto elettriche sono evidenti: riduzione delle emissioni di CO2, maggiore efficienza, minori costi di manutenzione e ridotte accise sul carburante. Inoltre, sono disponibili gli incentivi 2024 per chi acquista veicoli elettrici.
Tuttavia la loro diffusione è ancora limitata, anche se la produzione e le immatricolazioni crescono e i livelli d’inquinamento sono altissimi.
In Italia, invece, il mercato dell’elettrico è ancora in via di sviluppo, specie se confrontato agli altri Paesi europei.
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Auto elettriche: la situazione in Italia
Nel nostro Paese potrebbe rivelarsi particolarmente utile un piano nazionale che stabilisca una percentuale minima di posti auto da elettrificare nelle grandi aree di parcheggio, sia nuove che esistenti. Una normativa chiara che definisca, insomma, anche le percentuali di posti per la ricarica delle auto elettriche e le tempistiche di realizzazione.
Al momento c’è ancora incertezza sui tempi di attivazione dei contatori e sull’installazione delle cabine di media tensione. È essenziale che i distributori diano priorità alle infrastrutture per la ricarica pubblica, garantendo imparzialità.
Secondo Il Sole 24 Ore, l’obiettivo è installare 13.775 colonnine urbane e 7.500 sulle superstrade grazie ai fondi del PNRR. Tuttavia, i primi bandi del 2023 non hanno avuto successo, con nessun contributo assegnato per le aree extraurbane e defezioni importanti nell’urbano. Si attendono nuove gare, ma il mercato sembra ancora in difficoltà.
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Mobilità elettrica: Italia ed Europa a confronto
In Italia lo sviluppo del mercato elettrico è in ritardo rispetto ai Paesi europei più avanzati, sia per la vendita di auto elettriche sia per la diffusione delle colonnine di ricarica. Per conoscere l’esatta collocazione dei servizi di ricarica elettrica sul territorio è disponibile una comoda mappa online.
Ma ci sono anche segnali positivi: secondo il rapporto Motus-E, al 31 dicembre 2023, in Italia c’erano 50.678 punti di ricarica pubblici, un aumento di 13.906 rispetto al 2022 e quasi il doppio rispetto al 2021.
Nel Paese si registrano 23 punti di ricarica pubblici ogni 100 auto elettriche, superando Francia (14), Germania (10) e Regno Unito (10). Anche per i punti di ricarica veloce in corrente continua, l’Italia è in testa con 3,4 punti ogni 100 auto elettriche, rispetto a Francia (2,1), Germania (2) e Regno Unito (1,5).
Questo primato è però dovuto principalmente al numero relativamente basso di veicoli elettrici circolanti. Secondo i dati ISTAT, la percentuale di auto elettriche sul totale dei veicoli in Italia è ancora molto bassa.
Milano ha la più alta incidenza con 8,2 auto elettriche (BEV) ogni 1.000 auto. C’è una notevole differenza tra il Sud e il Centro-Nord: nelle grandi città del Mezzogiorno l’incidenza di auto elettriche è meno della metà rispetto alle metropoli del Centro-Nord. . . . .
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22/5/24, moveo by Telepass