Scopriamo come funziona la Hyundai Connected Mobility, la soluzione del futuro per le auto sempre più connesse
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Il futuro del settore automotive non passa solamente dallo sviluppo di modelli sempre più efficienti, con soluzioni di design innovativi, con una grande autonomia e che sappiano regalare un’esperienza di guida altamente gratificante. Una grande e interessante (anche se per molti aspetti controversa) novità è quella rappresentata dai software-defined vehicles verso i quali un contributo importante arriva dal Hyundai Motor Europe con l’annuncio della Hyundai Connected Mobility.
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Mobilità, auto connessa e data services
Hyundai Connected Mobility è un’entità sviluppata per supportare il gruppo sud-coreano come fornitore di soluzioni di mobilità intelligenti nella transizione verso i software-defined vehicles (un veicolo che gestisce le proprie operazioni, aggiunge funzionalità e abilita nuove funzionalità principalmente o interamente tramite software). “In Hyundai, affianchiamo i nostri clienti nel momento di massima necessità e siamo guidati dalla ricerca incessante di soluzioni per il futuro. Hyundai Connected Mobility è la nostra risposta strategica alla crescente domanda dei nostri clienti per servizi più connessi, accessibili e personalizzati.”
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Le auto saranno sempre più connesse e con la Hyundai Connected Mobility l’azienda ha l’obiettivo di offrire un’ampia gamma di servizi digitali. Sono tre le colonne portanti di questa realtà: servizi per auto connessi, servizi digitali data-driven e servizi di mobilità. Tramite il marchio MOCEAN Hyundai sta rispondendo alla domanda dei suoi clienti di modelli flessibili che, tramite abbonamenti, consentano di sfruttare le varie funzionalità dell’auto. È un’alternativa all’acquisto o al leasing offrendo la possibilità di accedere a un’esperienza digitale immediata e flessibile.
Le soluzioni su cui punterà la Hyundai Connected Mobility vanno dalle tecnologie SDV agli aggiornamenti del software di infotainment passando per funzionalità su richiesta del cliente, applicazioni Vehicle-to-Everything (V2X), Vehicle-to-Load (V2L) e Vehicle-to-Grid (V2G), soluzioni per la ricarica intelligente, per il parcheggio e i pagamenti in auto.
Le auto del futuro potendo contare su una grande quantità di dati (provenienti da sensori e telecamere) comprenderanno quali sono le abitudini di guida di ciascun conducente, le prestazioni del veicolo e le caratteristiche dei percorsi sui quali si viaggia regolarmente. Tutto questo si traduce nella possibilità di prevedere, proprio per la natura sempre più intelligente e flessibile delle auto, soluzioni altamente personalizzate.
Grazie alle opportunità offerte dalla connettività le auto saranno sempre più incentrate sull’uso più che sul possesso. E una caratteristica sempre più di valore sarà data, oltre alle prestazioni dell’auto, anche dalla capacità di offrire servizi specifici e adatti alle proprie esigenze.
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Sfide e preoccupazioni
Con la Hyundai Connected Mobility e tutte le soluzioni similari cui diversi brand si stanno orientando (BMW e Mercedes hanno già iniziato a percorrere questa strada) ci sarà la possibilità, tanto per fare degli esempi, di ritarare i sensori o modificare le prestazioni di batterie e motori elettrici. Parallelamente però questo si può tradurre (ed è già avvenuto) con funzionalità quali il riscaldamento dei sedili, il cruise control adattivo o una configurazione avanzata dello sterzo che vengono sbloccate solo dietro il pagamento di un abbonamento. Una scelta che da molti utenti è stata particolarmente criticata e che sarà interessante comprendere come evolverà.
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9/5/24
ClubAlfa