Auto elettrica e non solo. Materiali, catena logistica, diritto del lavoro. La mobilità pulita passa da approccio “tout court”
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Si fa presto a dire mobilità sostenibile. Meno immediato, invece, è svilupparlo, un modello concreto di sostenibilità, ovvero un paradigma rispettoso dei bisogni del presente, ma allo stesso tempo scrupoloso nei confronti dei bisogni degli utenti del domani. Tra le Case auto che hanno l’occhio lungo, un marchio è capofila ed è quel marchio storico di nome Volvo. Storico, ma proiettato col cuore, la mente e il sistema nervoso (leggi: rete di ricarica) già ai decenni a venire. Volvo insiste su decarbonizzazione, su carbon neutrality, su circolarità di ogni processo. E non è sempre facile seguire il filo del discorso. Periodicamente, quindi, Volvo tiene a fare il punto. A questo giro, tutto suona un po’ più chiaro.
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DALLE PAROLE AI FATTI Sostenibilità è un vocabolo che racchiude in sè un intero mondo di buone intenzioni e di azioni che convertano quelle intenzioni in soluzioni. Sostenibilità, per Volvo, è una parola che se letta in filigrana nasconde tante altre espressioni: come investimenti responsabili, basse emissioni industriali, salute e sicurezza dei lavoratori, utilizzo di materiali sostenibili, comportamenti etici. Tutti quanti valori che debbono in ultima analisi convertirsi in una sana gestione dell’intera catena di produzione, dall’estrazione di materie prime al riciclo delle componenti a fine ciclo vita, passando per la commercializzazione di automobili a basso impatto ambientale (ma anche piacevoli da guidare e con costi di esercizio contenuti).
Michele Crisi (a destra) prende parola a Urban Mobility Conference 2024
COSTI/BENEFICI “Negli anni recenti la sostenibilità si è spostata dal piano della responsabilità individuale a quello della responsabilità aziendale”, spiega Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia, ospite della Urban Mobility Conference svoltasi a Milano in concomitanza col primo G7 dei Trasporti. ”In virtù delle esigenze legate alla transizione energetica, la sostenibilità è diventata anche un’opportunità straordinaria di sviluppo per le aziende che ne hanno sempre fatto un valore di marchio, come è il caso di Volvo. Interpretando il ruolo di Casa all’avanguardia nella trasformazione del mondo della mobilità in chiave sostenibilità, Volvo garantisce un futuro sostenibile anche a ste stessa”.
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QUADRO SVEDESE Dai concetti astratti ai fatti. Sono due i progetti condivisi ai quali Volvo partecipa, il più simbolico dei quali è Göteborg Green City Zone, un’area in cui il Comune della città svedese sperimenta nuove tecnologie per i veicoli e le infrastrutture, all’interno di un progetto di trasporti a emissioni zero entro il 2030. Non meno innovativo è il progetto Mobility Innovation Destination Torslanda, un polo di sperimentazione pensato per sviluppare le tecnologie emergenti (ricarica wireless delle auto, ricarica bidirezionale tra rete e auto elettrica vehicle-to-grid, funzionalità di guida autonoma, etc.) in un ambiente che simuli lo scenario di una ipotetica società futura, anziché in laboratori più tradizionali. Progetti in patria, ma non solo.
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20/4/24
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