Entro il 2035 in Unione Europea non potranno essere vendute più auto a benzina o diesel, ma questo significa che le auto elettriche saranno obbligatorie?
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Nel 2023 l’Europa ha deciso: dal 2035 via alle auto a benzina e diesel. Questo ha comportato a molte persone a chiedersi quando saranno obbligatorie le auto elettriche, ma la realtà è diversa.
Da quella data fatidica infatti non dovremo buttare via tutte le vetture in circolazione e adottare in massa quelle elettriche. Per capire cosa sta succedendo, dovremo comprendere le regole europee atte a ridurre le emissioni di CO2.
Queste normative, rivolte alle auto ma non solo, fanno parte del Green Deal europeo, la strategia dell’UE per la neutralità climatica. Si tratta di un insieme di iniziative per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050.
Una di queste è il pacchetto “Pronti per il 55%“, una serie di norme che prevede di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Un’altra è lo stop ai veicoli che producono CO2.
Andiamo quindi a scoprire quali sono le implicazioni per la nostra mobilità e quali saranno le conseguenze. Esploreremo anche le eventuali deroghe, cercando anche di capire cosa succede nel resto del mondo.
Cosa succederà da qui al 2035
Come abbiamo anticipato nell’introduzione, lo stop alle auto che producono CO2 avverrà nel 2035. Ma questo è sia un obiettivo che una tappa: andiamo a scoprire cosa significa.
Il Green Deal europeo
L’obiettivo dell’Unione Europea è di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, il cosiddetto Green Deal europeo. Questa strategia, che comprende una serie di iniziative, deriva dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, in vigore dal 2016.
Ma come raggiungere gli obiettivi del Green Deal, lanciato nel 2019? Per questo l’UE ha stabilito una serie di iniziative riguardanti diversi settori della nostra vita e non solo. Possiamo trovare regole riguardanti il clima, l’ambiente, l’energia, i trasporti, l’industria, l’agricoltura e la finanza sostenibile.
Uno dei passaggi principali è il pacchetto “Pronti per il 55%“, che prevede di ridurre le emissioni di almeno il 55% rispetto a quelli del 1990. Il pacchetto Pronti per il 55% mira a tradurre in legge le ambizioni climatiche del Green Deal. Una di queste leggi riguarda appunto le emissioni di autovetture e furgoni.
La norma di cui stiamo parlando, adottata il 28 marzo 2023, prevede quindi lo stop delle auto nuove che producono CO2 dal 2035.
Nello specifico, devono ridurre del 100% le emissioni rispetto al 2021. In mezzo, però, ci sono delle tappe intermedie.
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Le tappe fino allo stop delle auto a combustione interna
Quindi entro il 2035 tutte le auto e i furgoni nuovi immatricolati in Europa devono essere a emissioni zero. Ci sono diverse tappe intermedie verso questo obiettivo.
La prima è rappresentata dal 2025. Attualmente il limite medio per le emissioni di CO2 è fissato dal 2020 ed è di 95 g/km per le auto nuove e di 147 g/km per i furgoni. Per il 2025 questi valori devono abbassarsi del 15%. Quindi 81 g/km per le auto nuove e 125 g/km per i furgoni nuovi.
Entro il 2030 le emissioni medie delle automobili nuove dovranno diminuire del 55% e quelle dei furgoni nuovi del 50%. Questi valori si riferiscono rispetto ai livelli del 2021. Quindi per il 2030 le auto nuove devono emettere meno di 42 g/km di CO2 e i furgoni nuovi meno di 73 g/km.
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Si potrà continuare a circolare con le auto a benzina o diesel
Lo stop prevede quindi la vendita delle vetture inquinanti, non la circolazione. Quindi potrete continuare a guidare la vostra vecchia auto a combustione interna.
Detto questo, almeno nei centri urbani, ci saranno sempre più limitazioni e non sono da escludere misure estreme.
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Un percorso a ostacoli
Il problema è che siamo già in ritardo. La contestata norma Euro 7 ha visto l’opposizione di diversi Paesi, Italia inclusa. Inoltre se guardiamo i valori delle emissioni, già ora superano i limiti imposti, e pochi produttori hanno pagato multe.
Secondo i dati dell’Unrae (Associazione dei marchi esteri in Italia), a gennaio 2023 la media per le auto nuove era stata di 120,3 g/km. Addirittura, a gennaio 2024 era aumentata a 123 g/km (la Repubblica, 12 febbraio 2024).
Il che non stupisce, visto che il limite per gli incentivi è fissato a 135 g/km, quindi sopra il limite imposto dall’Unione Europea.
Guardando altri Paesi, solo Norvegia (17,9 g/km), Svezia (66,6 g/km) e Finlandia (85,3 g/km) restano sotto i limiti.
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Possibile uno slittamento
Inoltre a febbraio 2024 la presidente della Commissione Europea von der Leyen ha detto che nel 2026 si rivedranno le norme. Il motivo è che se il passaggio all’elettrico rischiasse di avere gravi ripercussioni sociali, lo stop potrebbe slittare.
Quali sono le ripercussioni? Non sono state specificate, ma possiamo immaginare prezzi delle auto troppo elevati, o rischi di licenziamenti di massa nel settore.
Inoltre molti produttori pensavano di passare entro il 2030 a una gamma solo elettrica, ma sembra che questo obiettivo si allontani. È dei primi di marzo 2024, infatti, la notizia che Mercedes abbia rivisto questa strategia (Il Sole 24 Ore, 4 marzo 2024).
Addirittura sta per presentare un nuovo motore a benzina, e non è il solo produttore. Anche BMW, Ford, General Motors, Stellantis e Toyota hanno rivisto i programmi in modo simile.
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Stop alle auto a combustione nel 2035: le conseguenze
Ma torniamo alla regola del 2035 e allo stop alla vendita delle auto che produrranno CO2.
Cosa comporterà? Rimandiamo il nodo degli eFuel e delle auto ibride ai capitoli dedicati, qui vediamo cosa succederà per auto usate e altre domande.
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Cosa succederà alle auto usate?
Come abbiamo detto, lo stop alle auto inquinanti riguarda solo le vetture nuove. Questo significa che potrete guidare la vostra auto e rivenderla eventualmente come usato.
Resta da vedere quanto sarà vendibile. È possibile che non ci sia più richiesta, quindi crolli il prezzo, oppure che aumenti perché sono ricercate. Inoltre bisogna tenere presente il costo dei ricambi, ed eventualmente delle assicurazioni.
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Cosa succederà alle auto a chilometri zero?
Le auto a chilometri zero (km 0) sono auto già immatricolate dai concessionari, quindi sono a tutti gli effetti auto usate. Questo significa che potranno essere vendute dopo il 2035. Resta l’incognita prezzi, perché saranno tutte auto fuori listino.
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Cosa succederà ai distributori?
Se avete paura che il vostro benzinaio di fiducia sostituisca i distributori con colonnine, potrete dormire sonni tranquilli.
Secondo un rapporto del Bloomberg New Energy Finance, Goldman Sachs e del Gruppo Wood Mackenzie, nel 2050 due vetture su tre saranno ancora a combustione interna. Il 67%, per l’esattezza.
E le auto elettriche? Secondo lo stesso rapporto saranno il 28%, comprese le ibride plug-in. Il restante 5% sarà composto da auto ad alimentazione alternativa (idrogeno, metano e gpl).
Questo vuol dire che i distributori da qui a vent’anni potrebbero ridursi, ma in misura estremamente relativa.
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E le assicurazioni?
Già adesso mediamente le assicurazioni costano meno per le auto elettriche, mediamente tra il 10 e il 30%. Questo per vari motivi, tra cui il fatto che sono considerate più sicure.
Con l’aumentare delle auto elettriche in circolazione, è possibile che aumentino gli incidenti, e quindi le polizze.
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Le auto elettriche saranno obbligatorie?
Abbiamo già chiarito che lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 riguarda solo le auto nuove. Per l’esattezza, dal 1° gennaio 2035 si potranno vendere solo auto nuove che abbiano ridotto le emissioni del 100% rispetto al 2021.
Questo implica due considerazioni. La prima è che si potrà sempre circolare con auto a combustione interna, quindi le auto elettriche non saranno obbligatorie.
La seconda è che la Commissione Europea non stabilisce l’obbligo di vendita per le auto elettriche. Si potranno vendere auto che non producano CO2.
Questo significa che altre tecnologie, come le auto a idrogeno (che sono un tipo di auto elettriche ma Fuel cell), potranno essere vendute. Ma non solo. In questi anni si è parlato molto di eFuel e biocarburanti.
I primi sono spinti dalla Germania, i secondi da altri Paesi tra cui l’Italia. Al momento l’UE ha dato il via libera ai primi, ma nel 2026 è prevista una revisione, e tutto può succedere.
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Cosa succede dal 2035 alle auto ibride
Se vi state chiedendo che fine faranno le auto ibride, plug-in, full o mild hybrid, dopo il 2035, sappiate che non potranno essere vendute.
La norma europea stabilisce infatti che dal 2035 non devono essere più vendute e immatricolate auto nuove che emettano CO2.
Questo include le auto con un sistema di combustione termica presente in combinazione con uno elettrico. Come accade sui veicoli ibridi.
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Quali sono le deroghe
Nell’attesa della revisione prevista per il 2026, già attualmente sono previste delle deroghe a questa norma. Oltre agli eFuel, è infatti previsto che alcuni produttori di auto potranno continuare a vendere vetture con motore a combustione.
Con qualche distinguo per quanto riguarda i numeri di vendita. La deroga è totale per marchi che producono meno di 1.000 auto l’anno. Questo vuol dire che anche dopo il 2035 potranno vendere auto inquinanti.
Per produttori che creano da 1.000 a 10.000 auto l’anno (o da 1.000 a 22.000 furgoni) sono invece previsti limiti diversi. La deroga vale per le tappe del 2025 e del 2030, quindi non dovranno sottostare ai limiti imposti fino a 42 g/km di CO2.
Per quanto riguarda invece il 2035, i limiti restano validi, quindi non potranno produrre auto dopo quella data.
La norma, chiamata “salva Ferrari”, in realtà non riguarda la casa di Maranello, che nel 2023 ha consegnato 13.663 vetture.
E neanche Lamborghini (10.112 vetture consegnate nel 2023), o Maserati (27166 vetture nel 2023).
Nondimeno, marchi come Dallara, Pagani e Ares Modena tireranno un sospiro di sollievo. E infatti il decreto è stato ribattezzato “salva Motor Valley italiana“.
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Dopo il 2035 le auto a benzina e diesel potranno circolare?
Come abbiamo ripetuto più volte in questo approfondimento, dopo il 2035 potrete continuare a circolare con la vostra auto. Anche se si tratta di un’auto inquinante con motore a combustione interna, benzina o diesel.
Ovviamente questa affermazione non vale per quei Comuni o aree dove potrebbero venire introdotte limitazioni alla circolazione. Non è difficile immaginare infatti che in alcuni centri urbani a un certo punto verrà vietato l’ingresso alle auto inquinanti.
A Milano, per esempio, si è ipotizzato di bloccare l’accesso al centro per le auto inquinanti dal 2030. Per quella data, comunque, l’Area B sarà vietata alle auto diesel Euro 6 D_TEMP e diesel Euro 6 D.
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Obbligo auto elettriche: cosa succede nel mondo
Finora abbiamo parlato di Europa, ma la Terra non è a compartimenti stagni: ogni Paese deve fare la sua parte per ridurre l’inquinamento. Cosa succede da altre parti del mondo?
Alcuni Paesi si sono mossi d’anticipo.
Nel 2021, alla Cop26 la Norvegia aveva annunciato l’addio alle auto a combustione dal 2025. Altri Stati hanno dichiarato di bloccare la vendita di auto a benzina e diesel entro il 2030. Stiamo parlando di Singapore, Islanda, Israele, Olanda e Svezia.
La Danimarca dirà addio ai motori a combustione entro il 2030 e alle ibride plug-in entro il 2035, così come Macau. Il Regno Unito aveva annunciato la stessa decisione, ma nel 2023 ha dichiarato di volersi uniformare alle regole europee. Anche Honk Kong ha firmato le stesse condizioni.
Sempre alla Cop26 diversi Paesi hanno firmato il patto per fermare le immatricolazioni di auto inquinanti. I mercati avanzati hanno dichiarato lo stop alle auto a combustione entro il 2035.
Oltre ai Paesi UE, troviamo Azerbaigian, Canada, Capo Verde, Cile, El Salvador, Israele, Liechtenstein, Nuova Zelanda, Santa Sede, Giappone e Thailandia.
I Paesi che invece hanno dichiarato lo stop entro il 2040 sono Egitto, e Taiwan, mentre Costa Rica e Indonesia hanno promesso di arrivarci al 2050.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, non ci sono firme o dichiarazioni. L’amministrazione Biden ha fissato l’obiettivo di ridurre le emissioni complessive di almeno il 50% rispetto al 2005 entro il 2030. I singoli Stati si sono mossi in ordine sparso. California, New York e New Jersey fermeranno la vendita di auto a combustione dal 2035, mentre Washington le fermerà dal 2030.
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8/4/24
smartworld
https://mobility.smartworld.it/quando-saranno-obbligatorie-auto-elettriche.html